ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – “E’ di questi giorni la notizia della punizione (tre mesi senza calcio) inflitta dal giudice sportivo al venticinquenne calciatore della Pro Venezia, Daniele Berton, riconosciuto colpevole di aver insultato un arbitro donna con queste parole: «Ma perché tu donna invece che venire ad arbitrare le partite non te ne stai a casa a stirare-lavare, maledetta te e chi ti fa arbitrare» e altre ingiurie che non amplificheremo riferendole. Chissà se è prevista una sanzione anche per chi, in un luogo istituzionale, massima rappresentazione della democrazia elettiva, insulta una collega consigliera invitandola a “rimanere a casa a fare i piatti e a cucinare”. E’ evidente che per molti uomini italiani le donne che “non se ne stanno a casa” sono una vera ossessione e che questa ossessione è decisamente trasversale colpendo ambienti sociali, fasce d’età e livelli culturali anche molto diversi fra loro.
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