L’AQUILA – Entra nel vivo il Festival I Cento Passi con le star nazionali ed internazionali della danza: due gli spettacoli a cura del Teatro dei 99 compresi anche nel cartellone dei Cantieri dell’Immaginario.
MARTEDÌ 2 AGOSTO, LA COMPAGNIA ZAPPALÀ DANZA CON INSTRUMENT JAM
Sempre sul palco di Piazza Duomo, alle 21.30, martedì 2 agosto è di scena Instrument Jam, lo spettacolo che va ad aggregare tutti gli strumenti del progetto Instruments di Roberto Zappalà, sviluppato dal coreografo nell’arco di più anni in tre tappe.
È lo spettacolo della compagnia di Roberto Zappalà, che ha maggiormente circuitato nel mondo.
In scena il virtuoso di marranzani Puccio Castrogiovanni con i sette danzatori della Compagnia Zappalà Danza, tutti uomini, che interpretano con vigore e arroganza una Sicilia senza confini, dove la tradizione e il moderno si incrociano e si fondono.
Con Instrument I Roberto Zappalà ha anche avviato re – mapping sicily, una rilettura della Sicilia attraverso il suo linguaggio scenico.
Dall’ ”inizio” ogni viaggio è legato ad una mappa; la mappa è sempre un viaggio. La Sicilia non esiste, ci sono cento Sicilie con altrettante interpretazioni.
Il marranzano, diviene strumento d’interpretazione, per aprire strade e percorsi che la danza ci propone in maniera dolce e oscura. II nome popolare di questo strumento è scacciapensieri, e la danza dello spettacolo ha l’ambizione alta, com’è giusto che sia, non di scacciarli, ma di farli venire.
coreografie e regia Roberto Zappalà
musica originale (live) Puccio Castrogiovanni
danzatori Filippo Domini, Roberto Provenzano, Antoine Roux-Briffaud, Fernando Roldan Ferrer, Salvatore Romania, Joel Walsham, Erik Zarcone
musicisti:
ai marranzani (scacciapensieri) Puccio Castrogiovanni
tamburi Arnaldo Vacca
hang Salvo Farruggio
Produzione: Scenario Pubblico/ Compagnia Zappalà Danza
GIOVEDÌ 4 AGOSTO, GRAN GALÀ IL CIGNO NERO
Il raffinato gioco di contrasti, a cura di Daniele Cipriani, andrà in scena alle 21.30 di giovedì 4 agosto, sul palco di Piazza Duomo.
Le cose non sono mai o bianche o nere, per un semplice motivo: perché sono tutte e due. Il Cigno Bianco Odette e il Cigno Nero Odile, le due iconiche creature danzate dalla tessa ballerina ne Il Lago dei cigni, rappresentano i due volti dell’essere umano.
Si potrebbe, pertanto, parlare di molteplici sfumature di bianco, nero e grigio, di una sinfonia di colori illimitata quanto il diapason del temperamento umano.
Considerazioni che hanno ispirato Il Cigno Nero, già da alcuni anni uno dei gala cult di Daniele Cipriani, organizzatore e curatore di grandi eventi di danza.
Ora, con un nuovo e brillante cast che include etoiles e primi ballerini provenienti da tutto il mondo:
Maitre de Ballet Stefania Di Cosmo;
Giacomo Castellana (Teatro dell’Opera di Roma);
Vito Gomes (Opéra di Parigi);
Vsevolod Maievskyi (già Teatro Marijnsky di San Pietroburgo);
Ana Sophia Scheller (già New York city Ballet);
Marianna Suriano (Teatro dell’Opera di Roma);
Francesco Cipriani, Maria Vittoria Frascarelli, Sofia Masi, Noemi Luna, Madoka Sasaki Compagnia Daniele Cipriani);
Lo spettacolo sarà impreziosito dalle interessanti proiezioni del videoartista Massimiliano Siccardi, la cui mostra immersiva itinerante su Van Gogh ha incantato un numero enorme di visitatori in tutto il mondo e di Ginevra Napoleoni.
Le Luci sono di Alessandro Caso; i costumi a cura di Anna Biagiotti; assistente DCE è Irene Silvestroni, la sarta Elena De Angelis.