PESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ieri mattina ha presentato un emendamento al Documento di Economia e Finanza 2016-2018 della Regione Abruzzo che prevede la riprogrammazione del PAR FAS 2007/2013 per il completamento della metropolitana di superficie, sistema Tpl Pescara-Montesilvano II e III lotto Aeroporto e Francavilla ,annunciando di essere pronto a usare tutti gli strumenti della democrazia per far approvare tale norma che è l’unico strumento capace di assicurare il completamento delle opere previste.
“L’emendamento serve per disporre dei fondi necessari a portare avanti il secondo e terzo lotto del cantiere, visto che – ha precisato Sospiri – la messa in esercizio del primo troncone della filovia, che collega Montesilvano-Warner Village con Pescara è fuori discussione, quella avverrà non appena Tua troverà un nuovo mezzo e lo ha confermato nei giorni scorsi in Commissione Vigilanza anche D’Amico, in forte difficoltà sulla vicenda dello stop alla gara. Per capirlo basta un breve passo indietro: noi abbiamo appaltato con i fondi del Ministero delle Infrastrutture, per 31milioni di euro, la realizzazione di un’infrastruttura per il trasporto pubblico locale su sede dedicata e protetta che collegasse il parcheggio di scambio del Warner Village e la stazione centrale di Pescara. L’appalto è stato vinto dalla Balfour Beatty in Ati, sul presupposto di una proposta innovativa, ossia realizzare un mezzo a guida semivincolata. Dei 31milioni di euro stanziati, abbiamo speso 16 milioni di euro. Nel lungo tempo trascorso dall’inizio della gara a oggi, purtroppo una piccola parte di quell’Ati è fallita, ma ciò non cambia nulla, ossia il primo lotto è pronto ed entrerà in funzione. La demagogia, questa volta intollerabile, del presidente D’Alfonso, ha determinato ora una decisione suicida. Ossia D’Alfonso ha fatto scrivere da una sua dirigente, la dottoressa Picardi, a Tua che, siccome il Comune di Pescara da febbraio 2015 non decide quale dev‘essere il percorso della filovia per il secondo e terzo lotto, e quindi non è in grado di fare la conferenza dei servizi e di dare indicazioni ai progettisti, allora chiede di fermare la gara. E invece occorreva andare avanti con la progettazione del completamento della filovia: oggi i punti deboli di quell’opera sono proprio il suo essere limitata al tronco Montesilvano-Pescara, e i pali e i fili che non piacciono a nessuno, ma la decisione di D’Alfonso significa che ora resterà solo quel tratto che entrerà in funzione quanto prima. E ha fatto un bel regalo ai cittadini di Porta Nuova, di via Tiburtina e del quartiere 3, che non hanno invece diritto a un mezzo di trasporto pubblico di massa non inquinante. Da questo momento il secondo e terzo lotto sono a rischio perché i due tratti si facevano con i fondi Fas, 16milioni 400mila euro, che ho fatto stanziare personalmente. Nel dicembre 2014 D’Alfonso ha affermato che non si sarebbe fatto in tempo a spendere quella somma, dunque ha traslato i fondi Fas alla programmazione 2016-2021, lasciando al 2015 la progettazione. A questo punto, bloccati i progetti, non abbiamo alcuna certezza che il Governo Renzi ci ridarà quei fondi Fas, non spesi per 5 anni, nella prossima programmazione senza uno straccio di progetto quale base d’appoggio. Fra l’altro mi sembra anomalo che un galantuomo preparato come D’Amico abbia potuto bloccare una gara d’appalto solo per una lettera, senza neanche un atto tipico, come una delibera, e su questo ha avuto grosse difficoltà in Commissione, a parer mio quel blocco è oggi illegittimo e illogico nella motivazione. E la cosa grave di questa genialata – ha proseguito il Capogruppo Sospiri – è l’aver fermato un’opera utile con i dati della qualità dell’aria dell’Arta che attestano in viale Bovio, via Firenze e a Montesilvano dei livelli spaventosi di polveri sottili, fino a 4 o 5 volte superiori al limite massimo. Ora, mentre stiamo preparando tutte le azioni necessarie per far riprendere la gara, comunque vogliamo garantire la disponibilità di quei 16milioni 500mila euro di fondi PAR FAS anche nella prossima programmazione finanziaria 2016-2018. L’ho fatto presentando un emendamento al Documento, che dovrà venire in aula, un emendamento con cui, al di là delle chiacchiere da bar, abbiamo traslato quella risorsa, un passaggio dunque fondamentale per avere la certezza dell’opera. In aula difenderemo in ogni modo quell’emendamento che dovrà essere approvato”.