PESCARA – L’amministrazione comunale di Pescara finalmente è riuscita a sbloccare una pratica ferma da anni:l’erogazione dei rimborsi Ici per imposte pagate ma non dovute dal 2003 al 2008. Complessivamente infatti sono stati restituiti ben 30mila 372,57 euro a 60 utenti che da sette anni aspettavano con pazienza.
A fine 2009 i nostri uffici ci hanno ufficializzato un’anomalia: negli uffici comunali giacevano da anni richieste di rimborso da parte di utenti che addirittura nel 2003 avevano effettuato pagamenti Ici non dovuti. In alcuni casi si trattava del rimborso di quote Ici versate erroneamente in forma di autotassazione, ossia utenti che magari avevano effettuato i relativi conteggi in modo autonomo, senza un supporto professionale, avvalendosi degli strumenti disponibili, come i moduli d’istruzione, ma che in seguito si sono resi conto di aver pagato troppo.
come hanno spiegato gli assessori alle Finanze Eugenio Seccia e ai Tributi Massimo Filippello:
Altri invece hanno versato somme in eccedenza in seguito ad attività di accertamento, ma anche in questo caso sono poi emersi casi di errati conteggi. La maggior parte dei fascicoli riguarda l’applicazione dell’Ici su terreni: in alcuni casi ad esempio era stata applicata l’aliquota dovuta per terreni edificabili su terreni a destinazione agricola o artigianale; stesso errore per le abitazioni, alcune conteggiate come seconde abitazioni anziché come abitazioni principali, o magari senza tener conto delle agevolazioni previste, per esempio, sulle abitazioni concesse in comodato gratuito a figli o parenti diretti. La nostra amministrazione ha subito disposto i dovuti accertamenti del ‘caso’, verifiche e riconteggi che in effetti hanno fatto emergere 60 pratiche di rimborso urgenti, ferme praticamente dal 2003, con una spesa complessiva superiore ai 30mila euro.
In alcuni casi i rimborsi sono minimi: appena 14,77 euro o 14,30 euro fino ad arrivare a rimborsi pari a 5mila 926,62 euro, 2mila 407,71 euro, o 1.898,93 euro, 1.598 euro, 1.392,78 euro,di cui gli assessori proprio non riescono a spiegarsi perché tali fascicoli siano rimasti congelati per sette anni, un’attesa che ha consentito di far lievitare gli interessi a carico dell’amministrazione comunale:
Nei giorni scorsi il nostro governo cittadino ha già fatto partire la comunicazione ai 60 utenti che usufruiranno di tali rimborsi, con l’emissione degli atti di liquidazione, dando dunque una risposta concreta a cittadini che hanno atteso per anni il riconoscimento di un proprio diritto.
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