ROMA – Nell’ambito della XXI edizione nazionale dell’iniziativa di Legambiente “Comuni Ricicloni”*, realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ,sono state premiate le realtà virtuose a Roma.Dall’analisi dei dati è emerso che c’è almeno un “Riciclone” in ogni regione (salvo la Valle d’Aosta): il primato nel Nord-Est, ma crescono i comuni virtuosi nelle Marche e nel centro sud. Il 13,7% della popolazione nazionale oggi differenzia i rifiuti alimentando l’industria del riciclo e la Green Economy che riesce a dare 150 mila posti di lavoro. In Abruzzo nessun capoluogo premiato, tra le città al di sopra dei 10 mila abitanti prima Cepagatti, mentre Palena vince la classifica dei comuni al di sotto dei 10 mila abitanti.
Sono 1.328 i comuni italiani campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, si tratta del 16% dei comuni d’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini interessati.
Il 13,7% della popolazione nazionale, quindi, oggi differenzia i rifiuti alimentando l’industria del riciclo e la Green Economy (che riesce a
“I 300 comuni “Rifiuti free”, dove cioè la popolazione riduce e ricicla più del 90% dei rifiuti che si producono mediamente per ogni italiano, dimostrano che è possibile trasformare una vergogna in una eccellenza nazionale, anche nel ciclo dei prodotti e dei rifiuti – dichiara Giuseppe Di Marco, presidente regionale di Legambiente -. Un bel messaggio per il semestre italiano di guida europea. Ma dobbiamo decidere di intraprendere la strada anche di questa riforma nazionale e lasciare quella dell’ennesimo “condono”: chiediamo al Parlamento di abbandonare la strada che posticipa gli obiettivi di raccolta differenziata presente nel disegno di legge del collegato alla legge di stabilità e al Ministero dell’Ambiente di approvare il decreto della tariffazione puntuale. L’Italia da quest’anno dovrebbe avere una riduzione della Tari per le famiglie e le aziende, in proporzione ai rifiuti prodotti, in tutti i comuni e aumentare la tassa sulla discarica ai comuni che non raggiungono gli obiettivi di legge, secondo il principio europeo che chi più inquina paga”. In centinaia di comuni italiani, inoltre, fanno ingresso le nuove tecnologie dell’informazione che fanno prefigurare alla futura smart comunity che popolerà le città e i quartieri, una amministrazione dei flussi di rifiuti che arriva a ricordare il giorno prima la frazione di rifiuto differenziata da preparare davanti alla porta di casa, la pesata del proprio condominio e i premi (riduzione di tasse) che si possono ottenere per chi riduce all’indispensabile i rifiuti non riciclabili. L’iniziativa Comuni Ricicloni 2013 è realizzata in collaborazione con Associazione nazionale Comuni Italiani, Assobioplastiche, Conai, FederAmbiente, Fise Assoambiente e Fise Unire, CiAl, Comieco, CoRePla, CoReVe, Ricrea, Rilegno, Centro di Coordinamento RAEE, Consorzio Italiano Compostatori e la rivista Rifiuti Oggi.
*Il dato si riferisce alla partecipazione volontaria dei comuni su base nazionale. Il dato completo lo si avrà in occasione dell’edizione Regionale che effettuerà una classifica in tutti i comuni abruzzesi in collaborazione con la Regione Abruzzo. Il dossier completo è disponibile su www.ricicloni.it
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