Il Patron del Premio Flaiano,Edoardo Tiboni ha concesso l’uso della sala più grande del Massimo per domenica, 3 luglio per il saggio di fine anno della scuola del Centro Studi Artedanza
PESCARA – L’assessore alla Cultura Elena Seller commentando ieri la decisione del Patron del Premio Flaiano, Edoardo Tiboni, di concedere l’uso della sala più grande del Massimo per domenica, 3 luglio alla scuola del Centro Studi Artedanza per lo svolgimento dello spettacolo di fine anno , ha detto :
l’amministrazione comunale di Pescara esprime il proprio ringraziamento nei confronti di Edoardo Tiboni per la decisione di accordare l’uso della Sala 1 del Teatro Massimo alla scuola del Centro Studi Artedanza . Eravamo certi che la richiesta rilanciata anche ieri dalle Istituzioni avrebbe incontrato la sensibilità di un uomo di cultura che ha sempre difeso l’arte, in tutte le sue forme ed espressioni. La disponibilità dimostrata in una situazione di emergenza, determinata dall’improvvisa e non prevedibile indisponibilità del Teatro Circus, ha rappresentato la giusta mediazione tra esigenze diverse, ma sicuramente non conflittuali e soprattutto tutte egualmente rilevanti per una città tanto effervescente come Pescara che nell’estate appena cominciata si sta rivelando una fucina di manifestazioni e iniziative.
Appena ieri con il vicesindaco Fiorilli avevo raccolto l’appello delle allieve e delle docenti del Centro Studi Artedanza che erano rimaste praticamente prive di uno spazio in cui esibirsi dopo l’incidente occorso al Teatro Circus, dove la caduta di un piccolo tratto di solaio ha costretto la Fondazione PescarAbruzzo, proprietaria del manufatto, a interdirne l’utilizzo e nelle ragazze, alcune ancora bambine che manifestavano il proprio disappunto all’esterno del Massimo, abbiamo visto tutto l’entusiasmo di chi pratica un’arte, in questo caso la danza, per amore, per passione, e abbiamo letto anche la delusione del non potersi esibire come previsto dinanzi a un pubblico numeroso, come sicuramente sarà accaduto gli scorsi anni. Infatti il loro spettacolo, previsto nelle giornate di sabato e domenica, 2 e 3 luglio, chiuso il Circus, era stato dirottato sul Massimo, ma di mattina non avendo raggiunto un compromesso con la Fondazione Tiboni, patron del Flaiano, che nelle stesse serate, come da tradizione, ha previsto le proiezioni del Festival, e che inizialmente non aveva acconsentito a lasciare la sala 1, la più grande, almeno per una sera, l’ultima. Ovviamente lo svolgimento degli spettacoli di giorno avrebbe impedito molte presenze e limitato il pubblico ai familiari più stretti, e costringendo le artiste a enormi sacrifici.
Purtroppo gli altri spazi che l’amministrazione comunale aveva a disposizione non erano sufficienti per ospitare un tale spettacolo che ha bisogno di un palco molto ampio anche per l’allestimento delle scenografie, e l’unica opzione possibile, il Teatro D’Annunzio all’aperto, è impegnato per il Festival Dannunziano e il grandioso Funambolika, una situazione che la scuola ha perfettamente compreso. Ovviamente ieri abbiamo espresso anche la nostra delusione per non essere riusciti a trovare una soluzione al problema. Stamane però con l’assessore alla Cultura della Provincia, Fabrizio Rapposelli, avevamo deciso di chiedere un incontro con il professor Tiboni, un ultimo tentativo di mediazione, quando abbiamo saputo del suo ripensamento e della sua decisione sicuramente lungimirante di concedere l’uso della Sala 1 alle giovani danzatrici per la serata di domenica, una decisione accolta con un plauso da parte delle Istituzioni, a riprova di come l’arte debba essere sempre terreno di incontro e di dialogo e non certo di scontro.