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Concorso ‘Ennio Flaiano per un telegramma’:all’opera la Giuria popolare

da Donatella Di Biase

PESCARA – Il Presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase nel corso della conferenza stampa  di ieri, convocata con il Presidente del Consorzio degli operatori di Pescara Vecchia, Cristian Summa, per ufficializzare la fase finale del concorso ‘Ennio Flaiano per un telegramma’ ha annunciato che sono  dieci i telegrammi, cinque di congratulazioni e cinque di condoglianze, elaborati dagli studenti degli Istituti superiori e giunti in finale al  suddetto concorso , bandito la primavera scorsa dalla Presidenza del Consiglio comunale di Pescara. I telegrammi  verranno ora  sottoposti al giudizio della giuria popolare. Infatti gli avventori  di  sedici locande del centro storico di Pescara avranno a disposizione una scheda per votare il messaggio preferito, le schede, circa 200 quelle a disposizione, verranno raccolte sino al prossimo 8 dicembre, e sabato 18 dicembre  si terrà  la premiazione a Pescara Vecchia alla presenza di Enrico Vaime, che ha già ufficializzato la propria disponibilità e volontà a continuare a presiedere la giuria anche nelle prossime edizioni.Nel complesso questa iniziativa rientra nell’ottica del rilancio culturale di Pescara vecchia.

Nel frattempo  si sta già progettando  la seconda edizione dell’iniziativa, che ha riscosso un successo incredibile in termini di partecipazione e per il prossimo anno  sarà istituito anche un premio in denaro.

Ha  ricordato il Presidente Di Biase:

lo scorso marzo  per celebrare al meglio il centenario della nascita di Ennio Flaiano, uno dei volti e dei nomi-simbolo della città di Pescara con D’Annunzio, abbiamo bandito il concorso nazionale ‘Ennio Flaiano per un Telegramma’, ricordando la sua famosa frase ‘a sette anni sapevo fare un telegramma’. Ai partecipanti abbiamo proposto in sostanza di condensare in pochissime battute, in poche righe, non più di trenta parole, un pensiero di augurio o di condoglianze ispirandosi agli aforismi di Flaiano e alla sua sferzante ironia.

Il concorso era rivolto a tutti, scrittori, giornalisti, esponenti del mondo della cultura, ma in particolare agli studenti ai quali abbiamo anche dimostrato quanto potesse essere difficile riassumere in poco spazio un pensiero capace di colpire il lettore. E la risposta è stata entusiasta e straordinaria: sono ben 200 i telegrammi che, entro il termine fissato dello scorso 30 aprile, sono giunti alla Presidenza del Consiglio, sia dal capoluogo adriatico che dal resto d’Italia.

I lavori sono stati esaminati con attenzione dalla giuria tecnica presieduta da Enrico Vaime, che per anni più di ogni altro ha lavorato con lo sceneggiatore a fine anni ‘60, e costituita, tra gli altri, da Raffaele Nigro, Igino Creati, l’assessore Rapposelli, Silvano Console, Giovanni Di Iacovo e Franca Minnucci, direttore artistico e segretaria del Premio.

A questo punto  entriamo nella seconda fase del Concorso, quando il giudizio finale passa alla giuria popolare. Il vincitore si aggiudicherà due bici, mentre per gli altri ci saranno dei buoni per l’acquisto di libri nelle librerie di Pescara ad eccezione, come riportato nel regolamento del concorso, dei volumi redatti dallo stesso Presidente del Consiglio.

Ha detto il Presidente del Consorzio Summa:

i  locali che hanno aderito all’iniziativahanno una clientela varia, ospitando giovanissimi e persone più adulte, dunque anche le preferenze saranno inevitabilmente variegate.

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