GIULIANOVA – Si è tenuta stamane, al palazzo Kursaal di Giulianova, la cerimonia di premiazione dei vincitori della terza e quarta edizione del concorso letterario “Ester Pasqualoni” rivolto alle classi prime, seconde e terze di tutte le Scuole Secondarie di I grado della Regione Abruzzo, nel rispetto delle norme anti contagio Covid-19.
La premiazione della III edizione del concorso, organizzato dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità, nato con l’intento di voler continuare a tenere vivo il ricordo della dottoressa Ester Pasqualoni, uccisa il 21 giugno 2017 nel parcheggio dell’ospedale “Val Vibrata” di Sant’Omero, era stata annullata a causa dell’acuirsi dell’emergenza sanitaria. Una cerimonia molto sentita che ha visto anche la presenza della madre della dottoressa Pasqualoni, la signora Marina.
Nella premiazione di oggi, magistralmente presentata dalla giornalista Veronica Marcattili, sono state assegnate menzioni speciali per la sezione “Testo poetico” agli studenti partecipanti dell’edizione 2020 dal titolo “Non Toccarmi” che ha visto la partecipazione degli istituti comprensivi di Colonella, Corropoli e Controguerra (I.C. unico), di Sant’Omero, Nereto e Torano e “Aurelio Saliceti” di Bellante, plesso di Ripattoni.
Ad essere premiate per l’edizione 2020 le studentesse:
– Eleonora Marconi
TITOLO COMPONIMENTO: La sofferenza che annienta
Scuola Secondaria di primo grado di Colonnella – classe 3A a.s. 2019/2020 – I.C. Corropoli-Colonnella-Controguerra.
Motivazione della giuria: L’autrice Eleonora Marconi, nel componimento lirico “la sofferenza dell’anima”, riprende le parole del noto sonetto “Tanto gentile e tanto onesta pare” di Dante Alighieri di cui proprio quest’anno celebriamo i 700 anni dalla sua morte. Con maturità letteraria e scelta oculata dei termini, Eleonora supera la figura angelicata della donna, tipica del Dolce Stil Novo, e apre i versi a un componimento dedicato alla figura femminile colta nel momento della fragilità. Un’anima che “non può salutare”, che non è libera poiché posseduta e per questo “fragile e indifesa” agli occhi di chi la guarda. I versi indugiano sul colore rosso della sua pelle, metafora della violenza che si consuma dentro e fuori un corpo maltrattato e muto. Eppure, è la speranza a dominare i versi finali, il sentimento che sempre spinge una donna – essere vivente libero fra i liberi – a reagire, a respirare di un’aria nuova e pulita”.
– Elena Compagnoni
TITOLO COMPONIMENTO: Mi ha tradito
Scuola secondaria di primo grado di Nereto, I.C. NERETO – SANT’OMERO – TORANO – CLASSE 1B a.s. 2019/2020.
Motivazione della giuria: Chi può sopravvivere a un tradimento, senza provare disagio e rabbia? Il componimento di Elena Compagnoni indaga la ferita inflitta al terreno della fiducia. Quel varco di dolore che, nell’aprirsi nella coppia, mette in dubbio tutto, persino l’amore provato fino a poco tempo prima. Dodici versi, attraversati da rime baciate e alternate, in cui la donna è descritta “come una farfalla in gabbia”. Similitudine che sembra evocare questo interrogativo: quale amore può incarcerare emozioni, gesti, baci o pianto?
Elena, quando scrive lo sa che in un amore sincero il cuore non sente freddo e non è addolorato. Importante il messaggio della chiosa: “Lui è ossessionato/malato”. Un passaggio che lascia intendere che nella rete della violenza occorre dare nome alle cose, agli accadimenti. E se un amore è “ossessionato”, è un amore “malato”.
– Alicya Ronca, Cristiana Di Mizio, Virgina Rotini TITOLO COMPONIMENTO: Preferico Scuola secondaria di primo grado di Ripattoni (Bellante) classe 3D a.s. 2019/2020
Motivazione della giuria: Con incedere anaforico, il ritmo del componimento di Alicya, Cristiana e Virginia pone l’accento su un verbo specifico, collocato sempre in posizione inziale, al tempo presente, alla prima persona singolare. Segno che in qualunque relazione d’amore è il verbo scegliere a determinare la possibilità di salvezza che abbiamo sempre a portata di mano. Io scelgo, io preferisco, io salvo me stesso/me stessa. Una scelta che mette sempre noi al centro, al di là delle aspettative dell’altro. E che preferire la nostra salvezza ad una relazione falsa, strozzata dal possesso e violenta sia sempre la scelta giusta lo sa ogni cuore sofferente ma anche ogni cuore gioioso. Una poesia che capovolge la prospettiva inziale del “preferisco te a me” con quella finale del “preferisco me a te”, a seguito di due atti significativi e salvifici: denunciarti, lasciarti. E tra l’inizio e la fine di questo ritmo lirico, libero e sciolto, c’è la forza di una donna che ha scelto sincerità e dolcezza. Ha scelto se stessa.
Per la terza edizione del concorso l’assessorato alle Pari Opportunità e la Cpo hanno assegnato una menzione speciale alla Classe 3° A a.s. 2019-2020 dell’Istituto Comprensivo Corropoli, Colonella e Controguerra, con gli studenti Vittoria Angeloni, Tommaso Brunetti, Gloria Costantini, Gabriele De Guzman, Malak Benkarbuch, Daniel Tribotti, Uliana Afrosina, Christian Celi, Samuele Di Pizio, Lorenzo Di Quirico, Izabella Viskulli per il video dal titolo “Il nostro passato, il nostro presente, il nostro futuro”.
Si è proceduto, di seguito, alla premiazione dei vincitori assoluti e delle menzioni speciali della quarta edizione del concorso “Ester Pasqualoni” dal titolo “Idillio d’Amore”, per le sezioni “Genere Favola” e “Disegno/Fotografia”.
Gli studenti premiati:
VINCITORE IV EDIZIONE – CONCORSO LETTERARIO ESTER PASQUALONI – SEZIONE – PRODUZIONE LETTERARIA – GENERE FAVOLA
PRIMO CLASSIFICATO ASSOLUTO: Denise Di Battista – 1ªG – I.C. ROSETO 2
TIPO DI ELABORATO: FAVOLA
TITOLO COMPONIMENTO: Idillio d’Amore
Con la seguente motivazione della giuria: “Essere felici della felicità di coloro che ci sono accanto. Denise Di Battista con grazia ed eleganza coglie e mette in scena l’essenza dell’amore: uscire da sé stessi, andare incontro all’altro, interpretarne i desideri e realizzarli anche a costo di rinunciare ai propri. È quanto fanno i due sposi protagonisti della favola, un boscaiolo ed una cameriera. La loro scelta non ha il sapore amaro della rinuncia ma è un moltiplicatore di felicità: dare dà più gioia che ricevere. La storia raccontata da Denise Di Battista è un vero e proprio idillio d’amore”.
VINCITORI IV EDIZIONE – CONCORSO LETTERARIO ESTER PASQUALONI – SEZIONE DISEGNO/FOTOGRAFIA
PRIMO CLASSIFICATO ASSOLUTO: Ilaria Calzolaio – 2ªA – SCUOLA SECONDARIA TORANO, IC NERETO-SANT’OMERO-TORANO
TIPO DI ELABORATO: DISEGNO
TITOLO COMPONIMENTO: Passi d’amore
Con la seguente motivazione della giuria: “Il disegno “Passi d’Amore” della studentessa Ilaria Calzolaio è stato scelto poiché specchio che riflette in modo univoco quello che è – ed è bene che sia – una relazione paritaria, basata sulla vicinanza emotiva, Il rispetto profondo e l’affettività condivisi. Il rispetto delle differenze individuali (nel disegno ciò è espresso simbolicamente attraverso i due colori della pelle) e l’utilizzo di queste diversità come risorsa per la relazione che arricchisce e non come qualcosa che priva. Danzare insieme, in sintonia: la danza presuppone un equilibrio tra dare e avere. Danzare non troppo vicini per non pestarsi i piedi, ma nemmeno tanto distanti da non perdere il ritmo. Il sentimento dell’affettività ha molto a che fare con il rispetto di sé e dell’altro. Il disegno di Ilaria evoca l’equilibrio e la sintonia nelle relazioni umane, uno degli insegnamenti che ci lascia la storia della dott.ssa Ester. La relazione e l’incontro d’amore con l’altro, come in amicizia, possiamo vederli come una danza tra due ballerini: un momento in cui se uno dei due conduce, l’altro si fa portare. Non dimentichiamo, però, l’importanza della reciprocità. A volte l’altro non è disposto a farsi portare e lo stop va rispettato”.
MENZIONI SPECIALI DEL PRESIDENTE DI GIURIA ALESSANDRA ANGELUCCI- SEZIONE “FAVOLA”
1) Matilde Di Bella – I.C. GIULIANOVA 2
TITOLO COMPONIMENTO: Eclissi d’Amore
Con la seguente motivazione della giuria: “La favola “Eclissi d’amore” di Matilde Di Bella insegna che nessun amore è perfetto. Luna e Sole, infatti, nelle loro specificità e nel loro essere luce e buio, alternanza del giorno e notte, si tengono per mano e disegnano il miracolo della vita. Sole rispetta e accetta le imperfezioni, i crateri e le fasi calanti di Luna. E Luna sa quando è il momento di perdonare. Pensiamoci un attimo: cosa accadrebbe se al Sole non succedesse la Luna e viceversa alla Luna non succedesse il Sole? Quale mondo, quale umanità? Luna e Sole simboleggiano la reciprocità che è essenziale in un rapporto che si dica d’amore, ma suggeriscono anche che, per alternarsi nella danza d’amore, bisogna abbandonare la presunzione di cambiare l’uno o l’altra. Una favola che guarda alla natura per insegnare all’uomo, metaforicamente, che l’amore è attesa, rispetto, scintille, ascolto dei momenti bui e condivisione autentica di quelli felici”.
2) Maia Foschi – Classe 3° C Ist. C. Nereto, Sant’Omero, Torano
TITOLO COMPONIMENTO: Lady Barksdale
Con la seguente motivazione della giuria: “La favola dal titolo Lady Barksdale ha come protagonista una giovane pavonessa che per avere il rispetto degli altri va in sposa al pavone più importante della foresta. Ma la giovane pavonessa non è felice, suo marito Lord Wilford le rinfaccia il suo status e la svaluta continuamente, come d’altronde aveva sempre fatto anche suo padre. Così una sera, costretta ad allontanarsi da casa, Lady Barksdale incontra un gruppo di pavoni che la salutano con rispetto, nonostante non sapessero nulla di lei e della sua provenienza. Scopre così che ognuno è degno di avere considerazione e che il padre e il marito le avevano raccontato tante bugie. Con questa storia l’autrice Maia Foschi ci dice che ogni donna merita rispetto e che, quando manca l’amor proprio, si naviga nell’incertezza, e si rischia di fare scelte sbagliate per la propria vita. L’autrice ha saputo mettere in evidenza i comportamenti manipolatori che il padre e il marito hanno messo in atto sulla pavonessa, ma nel finale apre alla speranza e conduce la giovane protagonista al riscatto dalla dipendenza dai suoi aguzzini, attraverso la scoperta del suo amor proprio che la porterà finalmente a vivere indipendente e senza più condizionamenti”.
MENZIONI SPECIALI DEL PRESIDENTE DI GIURIA ALESSANDRA ANGELUCCI – SEZIONE DISEGNO/FOTOGRAFIA
Laura Di Marco, Giorgia Granata, Andrea Di Donato ed Alessandro- 1ªA – SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “V.BINDI” – GIULIANOVA
TIPO DI ELABORATO: FOTOGRAFIA
TITOLO COMPONIMENTO: Amore Eterno
Con la seguente motivazione della giuria: “L’immagine immortalata dagli studenti e dalle studentesse Laura Di Marco, Giorgia Granata, Andrea Di Donato e Alessandro Ettorre parte da un processo di ideazione e condivisione che mette in evidenza lo stare insieme e il guardare verso uno stesso obiettivo. La fotografia che loro presentano è il suggello di un desiderio, di una tensione d’amore che supera la vita terrena. Ferma in un istante la bellezza di un “amore eterno”, come cita il titolo, un sentimento che continua lungo la linea del tempo. Una coppia di anziani dà le spalle a un passato pieno di ricordi e rivolge lo sguardo a un futuro che non ha età. Lui guarda lei con rispetto e entrambi si proteggono dalle incertezze di un presente pandemico. Si sostengono, muovendo passi sicuri. Sicuri perché il loro incedere è all’unisono, sul sentiero di un amore che non ferisce ma che continua. Continua”.
“Il fenomeno della violenza di genere è purtroppo un male sociale dilagante e richiede interventi integrati e di largo respiro che vadano a incidere sul sentire comune, sui comportamenti consolidati – dichiara l’assessore alle Pari Opportunità e alla Pubblica Istruzione Lidia Albani – sulla sensibilità diffusa, sugli stereotipi imperanti, sulla cultura di giovani, donne e uomini. Lo attestano le notizie di cronaca ma anche gli episodi di vita quotidiana che cittadini adulti e giovani si trovano a vivere, spesso sprovvisti degli strumenti efficaci per potersi difendere e denunciare i soprusi ed ogni forma di abuso. Purtroppo i numeri ci dimostrano anche quanto ad aumentare questi fenomeni siano stati la pandemia e l’isolamento forzato, situazioni in cui spesso le donne sono state costrette a vivere a stretto contatto con i loro aguzzini. È per questo che la Commissione per le Pari Opportunità di Giulianova, in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità, nonostante le limitazioni a cui siamo andati incontro, ha voluto proporre il Concorso Letterario in memoria della dottoressa Ester Pasqualoni, barbaramente uccisa il 21 giugno 2017 nel parcheggio dell’Ospedale “Val Vibrata” di Sant’Omero. Con l’anno 2021 il concorso è giunto alla sua quarta edizione e continua con l’intento di voler promuovere e divulgare in tutte le scuole il senso di una affettività sana e di una relazionalità che possa dirsi equilibrata nella costruzione degli affetti. Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti della terza e quarta edizione, alle scuole, agli alunni ed ai professori che, nonostante le difficoltà, hanno voluto offrire il loro contributo, presentando lavori originali ed interessanti”.
“Nonostante l’emergenza sanitaria che ci ha visto, purtroppo, costretti a rimandare le premiazioni e gli incontri con i ragazzi, abbiamo continuato a lavorare affinché Il concorso letterario continuasse a tenere vivo il ricordo della dottoressa Pasqualoni, medico oncologo, che tanto era amata dai suoi collaboratori e dai pazienti, visti la dedizione e la passione profusi senza pari nell’assistenza ai pazienti– dichiara la Presidente della Cpo giuliese Marilena Andreani – un impegno, quello della Commissione per le Pari Opportunità che, senza alcun dubbio, grida ancora una volta e a gran voce il suo no alla violenza di genere”.
“Un’edizione del Premio “Ester Pasqualoni” che arriva dopo un anno difficile che non ha però fermato la scuola e le grandi e necessarie riflessioni intorno al tema del femminicidio – dichiara la presidente di giuria Alessandra Angelucci – le scuole hanno risposto con grande interesse e gli studenti, attraverso gli elaborati, hanno continuato a dare voce alla dottoressa Ester, tragicamente scomparsa. È ai giovani che bisogna continuare a rivolgere i percorsi educativi per una sana affettività. La violenza di genere non è più un dato emergenziale ma un fenomeno strutturale. Entrare nelle scuole e fare memoria per costruire è essenziale”.