Trenta parole per fare gli auguri o le condoglianze , da sottoporre al giudizio della giuria tecnica e, successivamente , a quello di una Giuria Popolare.
PESCARA – E’ stato presentato, ieri, in una conferenza stampa, dal Presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase un Premio Nazionale, ispirato all’ironia di Flaiano e nato proprio da una frase del celebre sceneggiatore, “a sette anni sapevo fare un telegramma.” Giovani, studenti, ma anche autori esordienti dovranno cimentarsi proprio con un telegramma, di auguri, congratulazioni, o di condoglianze, nel quale sappiano racchiudere il tipico humor dissacrante dell’illustre pescarese. I lavori potranno essere inviati alla Presidenza del Consiglio entro il prossimo 30 aprile ed entro la seconda metà di maggio saranno individuati i vincitori.
Il Presidente del Consiglio comunale di Pescara Licio Di Biase, alla presenza di Enrico Vaime, amico di Flaiano, di Igino Creati, dell’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione della Provincia di Pescara Fabrizio Rapposelli e dell’attrice e docente Franca Minnucci ha detto:
l’iniziativa nasce dalla volontà di avvicinare i ragazzi alla conoscenza di Flaiano, divulgare il suo stile tra i più giovani, conoscerlo per poi trarre ispirazione dal suo lavoro. E il modo più immediato è quello di indire un Premio Internazionale, chiedendo ai nostri ragazzi di cimentarsi con la scrittura di un telegramma che non dovrà superare le trenta parole.
Due le sezioni: telegramma di auguri e congratulazioni; telegramma di condoglianze.
Tutti i lavori, rigorosamente inediti, verranno valutati da una giuria tecnica presieduta da Enrico Vaime e costituita da Raffaele Nigro, Igino Creati, Licio Di Biase, l’assessore Rapposelli, Silvano Console, Giovanni Di Iacovo e Franca Minnucci, che sarà anche il direttore artistico e la segretaria del Premio.
Ha ancora spiegato Di Biase:
entro la prima settimana di maggio verranno individuati i tre finalisti per ognuna delle due sezioni, scelti dalla giuria tecnica, finalisti che verranno a quel punto sottoposti al giudizio di una Giuria Popolare. In sostanza i lavori dei sei finalisti verranno affissi all’interno delle locande del centro storico e 200 clienti delle taverne, dei ristoranti e dei locali di Pescara vecchia, ossia via delle Caserme, corso Manthonè, via dei Bastioni e traverse, saranno chiamati a votare.