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Conferimento rifiuti: una lezione di civiltà

da Redazione

Pescara a lezione di civiltàPESCARA – Quando ieri ho visto e fotografato, in via Lazio, questa scena ho pensato: “A questa donna bisognerebbe dare un premio”. Mentre scrivo questo post mi chiedo: “Perché?” In fondo sta facendo una cosa ordinaria: conferisce in modo differenziato i rifiuti.

Solo che, lo vediamo tutti, di ordinario qui c’è poco e c’è invece molto di straordinario, e lo sappiamo perché. La signora è abbastanza avanti negli anni, i cassonetti non sono alla sua portata. Quello che le si chiede di fare lo sta facendo con fatica. È scesa di casa con un carrello con i suoi rifiuti secchi e poi li conferisce in modo differenziato nei relativi contenitori. Qui non c’è il video, ma vi assicuro che la selezione dei singoli imballaggi è accurata. Sono stato sul punto di offrirle una mano per arrivare alla bocca del cassonetto, poi mi sono ritratto e messo da parte ad ammirare e … fotografare.

Ho provato tenerezza, ma anche rabbia: per quanto siamo ancora costretti a produrre rifiuti nonostante la consapevolezza che come società abbiamo di certi temi (evidentemente non è affatto così), di come certi servizi non siamo sufficientemente adatti e adeguati per soddisfare le necessità e le “abilità” di determinate utenze (o ancora troppo poco), ma soprattutto per tutti coloro che, come documentato troppe volte nella mia pagina FB “Cassonetti e dintorni”, con sfregio e colpevole determinazione abbandonano qualsiasi cosa in qualsiasi posto, senza ritegno e senza pudore, in spregio a ogni tipologia di servizio, sicuramente migliorabile ma pur sempre servizio.

Allora, nessun premio alla signora per quello che sta facendo, va bene, ma un grande ringraziamento e un grande riconoscimento per quello che rappresenta: onestà, umiltà e un immenso senso di responsabilità e rispetto verso la comunità a cui appartiene, cose che molte persone, purtroppo, hanno da tempo buttato nei vari cassonetti, insieme ai propri rifiuti.

(a cura di Giancarlo Odoardi)