Home » Attualità » Conferita la delega a Licio Di Biase per il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico di Pescara

Conferita la delega a Licio Di Biase per il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico di Pescara

da Redazione

PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ieri  nel corso della conferenza stampa  svolta con il consigliere comunale Licio Di Biase, ex Presidente del Consiglio comunale,  ha ufficializzato l’assegnazione allo stesso della delega che avrà durata, per ora, sino al 30 giugno 2013 per il  recupero e la valorizzazione del patrimonio storico della città nonché per la  gestione culturale dell’archivio storico comunale. La  delega  a detta del sindaco   non determinerà alcuna sovrapposizione con il lavoro dell’assessore alla cultura Giovanna Porcaro, con la quale c’è una perfetta sintonia. Sicuramente l’obiettivo più importante che    si vuole  raggiungere è la riscoperta e il recupero delle gallerie sotterranee della vecchia fortezza di Pescara, che corrono sotto la linea della Ferrovia, con cunicoli e passaggi già tracciati sulla carta che vogliamo riportare alla luce, senza dimenticare la riconsegna alla città della Chiesa di Sant’Anna e la riapertura del Teatro Michetti.

Ha detto il sindaco:

l’iniziativa odierna  ha ben poco di politica e molto di contenuti e di obiettivi da raggiungere grazie al consigliere Di Biase e alla sua curiosità e passione per la storia. Nei giorni scorsi abbiamo condiviso l’idea di potergli assegnare una delega maturata anche su considerazioni di aspetti storici di Pescara, dunque di costruire la delega tesa al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico della città e alla gestione culturale dell’archivio storico comunale. Sostanzialmente Di Biase si occuperà di una nicchia particolare della Cultura, che interesserà, ad esempio, il recupero e la valorizzazione della Chiesa di Sant’Anna, situata in viale Bovio, un piccolo tesoro e giacimento di cultura, e in tal senso sta già lavorando per ottenere dal Ministero i fondi necessari al suo recupero. Poi la messa in sicurezza del Mosaico Romano rinvenuto presso la golena sud in attesa di vedere ora se propendere per la valorizzazione in loco o se, insieme alla Sovrintendenza, staccare addirittura il mosaico e trasferirlo al Museo delle Genti d’Abruzzo. Licio Di Biase ha scritto libri di storia dimostrando il passato plurimillenario di Pescara e io gli sarò accanto in questo nuovo incarico per garantirgli tutto il supporto necessario, ricordando che appena poche settimane fa è stato nominato dalla giunta comunale anche ‘Conservatore della Sala Aternum’ voluta e realizzata proprio da Licio Di Biase che ha raccolto reperti storici creando un piccolo museo all’interno del Palazzo di città. Credo che entro i prossimi due anni e mezzo porteremo a casa risultati importanti.

Ha commentato Di Biase:

la delega odierna rappresenta una grande responsabilità  e il sindaco ha fatto riferimento ai due obiettivi principali, ossia il recupero della Chiesa di Sant’Anna e del mosaico romano che ritengo vada lasciato presso la golena, ma messo a visto come con i reperti di Santa Gerusalemme, opera sinora non realizzata perché da 7-8 anni la Sovrintendenza ha realizzato un progetto di 5-600mila euro proponendo non solo il recupero del mosaico, ma addirittura anche la realizzazione di altre opere come una sopraelevata. Nostro intento è quello di realizzare il progetto per lotti. Consideriamo anche che la Chiesa di Sant’Anna è una delle più antiche, con la Basilica della Madonna dei Sette Dolori, di Castellamare, eretta a metà dell’800. Ma penso anche alla riapertura del Teatro Michetti: abbiamo già reperito in bilancio 200mila euro necessari per il rifacimento degli impianti elettrici. Sicuramente il discorso più affascinante riguarda il recupero dei sotterranei di Pescara e il Parco Archeologico-paesaggistico di Colle del Telegrafo: quest’ultimo credo che riusciremo ad aprirlo entro l’anno visto che il ritardo è stato determinato da un disguido per l’assenza di 70mila euro in bilancio, disguido oggi superato che ci consentirà di rendere fruibile il posto più suggestivo della città. In due anni abbiamo l’opportunità di riportare alla luce quegli elementi che testimoniano come Pescara sia una città dal cuore giovane e dal volto antico. Peraltro nei giorni scorsi facendo delle ricerche sulle ragioni che hanno determinato la scelta tra L’Aquila e Pescara del capoluogo di regione, favorendo L’Aquila, e rileggendo le carte del dibattito sviluppatosi tra il ’46, ’47, ’48 e ’49, ho scoperto che L’Aquila ha prevalso perché passò per essere una città più antica a discapito di Pescara che era vista come una città più dinamica ma ‘troppo’ giovane, e invece oggi sappiamo che quello è stato un falso storico perché Pescara trova le sue radici in epoca romana, e il mosaico ne è una prova lampante, L’Aquila è invece stata fondata nel periodo Angioino, dunque 1200-1300. Consideriamo che oggi abbiamo le risorse per puntare sulla nostra storia, dunque per garantire la riapertura del Teatro Michetti, per recuperare il mosaico e realizzare gli altri interventi. Poi l’Archivio storico comunale: noi abbiamo avuto la fortuna di poter contare sull’impegno di un dipendente comunale, Roberto Torricella che oggi ci ha consentito di avere 1.500 faldoni dell’Archivio, con documenti che vanno dal 1700 a oggi, tutti computerizzati e ora apriremo un dialogo con l’Archivio di Stato per rendere fruibili e consultabili tali documenti. Ma sicuramente tra gli obiettivi principali c’è il recupero dei sotterranei della vecchia piazzaforte di cui abbiamo già rinvenuto le planimetrie, gallerie che corrono sotto il rilevato ferroviario, estendendosi sicuramente dal sottopasso del Rampigna-via Gran Sasso sino al sottopasso ferroviario antistante il mercato coperto di Porta Nuova. In quei punti troviamo dei terrapieni, delle collinette, dove si può scavare. E le tracce di quei cunicoli già ci sono: consideriamo che dietro il sottopasso di via Gran Sasso c’è un palazzo la cui parete è la vecchia parete della storica piazzaforte. Non solo: ho ricevuto una mail da un cittadino di circa 80 anni il quale mi ha raccontato che, durante i lavori di costruzione del Palazzo Monti a Porta Nuova, erano emerse le gallerie che da piazza Alessandrini corrono verso il centro storico. Per i prossimi giorni convocherò un Tavolo tecnico con la Sovrintendenza ai Beni Archeologici, le Ferrovie, la Provincia, la Facoltà di Architettura, il Museo delle Genti d’Abruzzo e l’Archeoclub per stabilire un percorso fa seguire per la riscoperta dei sotterranei”. In coda alla conferenza stampa il consigliere delegato Di Biase ha commentato anche le polemiche sorte sulla consulenza al professor Giordano Bruno Guerri affermando che “la nomina di Guerri è stata senza dubbio una delle scelte migliori compiute dall’amministrazione comunale, parliamo di uno dei maggiori storici del paese, che ci permette di realizzare un’importante operazione di marketing e ha portato un valore aggiunto, ma purtroppo spesso Pescara si perde dietro polemiche provinciali.

Ti potrebbe interessare