Verrà presentato oggi a Pescara in un convegno alla Camera di Commercio
PESCARA – Semplificare la filiera delle garanzie concesse alle imprese. Questo il senso del seminario in programma questa mattina a Pescara, nella sala Camplone della Camera di Commercio, con inizio alle ore 10.30, promosso dalla Federazione nazionale unitaria dei confidi “Fedart Fidi”, organismo partecipato delle strutture di garanzia di Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai. L’incontro vedrà la partecipazione di diverse personalità istituzionali abruzzesi, tra cui l’assessore regionale alle Attività produttive, Alfredo Castiglione; il presidente dell’Unione delle Province d’Italia-Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio; i presidenti delle quattro Camere di commercio della regione; i rappresentanti dell’Associazione nazionale dei Comuni (Anci). A loro, e agli operatori delle diverse strutture di garanzia associate a Fedart Fidi, sarà lo stesso presidente nazionale, Leonardo Nafissi, ad illustrare i contenuti del progetto “Architettura e filiera ottimale della garanzia retail”, presentato in occasione della pubblicazione della Ricerca annuale sui Confidi, alla presenza dei principali interlocutori a carattere nazionale.
La nuova configurazione – alla cui stesura ha collaborato anche la Kpgm, e che è stata illustrata in vari incontri avuti con le principali istituzioni pubbliche di riferimento, prime fra tutte la Banca d’Italia – tende a razionalizzare e semplificare la filiera del sistema di garanzia, articolandola su tre soli livelli, in luogo dei cinque attuali. Il piano prevede la valorizzazione della funzione “pilastro” dei confidi, grazie al quale le risorse utilizzate potranno beneficiare del miglior effetto leva possibile. I Confidi – dice Fedart Fidi – offrono servizi aggiuntivi alle imprese come la consulenza, consentono maggiori volumi di finanziamento al costo più basso, presentano un tasso di “sofferenza” più contenuto rispetto al valore medio di mercato. Occorre invece razionale un panorama dell’offerta caratterizzato dalla sovrapposizione di enti che intervengono con proprie risorse, ma con il risultato di neutralizzare il potenziale impatto positivo dei fondi messi a disposizione. Catalizzare invece le risorse attraverso lo strumento dei Confidi può aumentare esponenzialmente gli interventi a favore del sistema delle imprese.
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