REGIONE – In una nota di Confprofessioni Abruzzo sottolinea come la Regione Abruzzo sia in forte ritardo sull’approvazione della CIG in deroga per i lavoratori abruzzesi. Si legge di seguito:
“In merito alla bozza dell’accordo” spiega il Presidente di Confprofessioni Abruzzo Dott. Marco Della Torre, “abbiamo inviato all’Assessorato Regionale del Lavoro i suggerimenti elaborati da un pool di professionisti molto preparati dell’A.N.C.L. Abruzzo (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro facente parte di Confprofessioni), e condivisi anche dagli Ordini Provinciali dei Commercialisti, ma da parte degli uffici regionali, nonostante le ripetute sollecitazioni, talune fatte proprie anche dall’Assessore Febbo (in particolare l’introduzione degli studi professionali tra i destinatari del provvedimento), nessuno di essi è stato recepito e alcun provvedimento risulta essere stato ancora ufficialmente adottato dalla Regione”.
Non pare essere bastato il lungo incontro (5 ore) in videoconferenza di lunedì 30 marzo, dove è stato lasciato eccessivo spazio ad un estenuante dibattito portato avanti sterilmente dalle sigle sindacali sul cavillo dell’obbligo di informativa ai sindacati anche per le aziende con meno di 5 dipendenti.
Tra gli aspetti più incredibili, secondo il Presidente, per decisione dell’Ente regionale la Confederazione non fa parte del CICAS, se non come “osservatore” perché non considerata tra le “organizzazioni maggiormente rappresentative”, nonostante le 13 associazioni confederate, la partecipazione al CNEL e agli accordi firmati nelle altre regioni: “firmeremo l’accordo, per salvaguardare gli interessi dei lavoratori, ma vorremmo sapere quando sarà pronta la piattaforma informatica della Regione Abruzzo: non capisco inoltre con quale criterio si determini la maggiore o minore rappresentatività”.
“I commercialisti”, afferma Valeria Giancola Consigliere Nazionale in rappresentanza degli Ordini Abruzzesi, “nell’ambito delle loro funzioni svolgono un ruolo sociale affianco alle imprese alla collettività. La penalizzazione strumentale danneggia non solo i Professionisti ma l’intero sistema che quotidianamente viene da loro supportato”.
Forte il disappunto anche di Laura D’Angelo, Presidente dell’Ordine di Pescara e Coordinatrice dei Presidenti dei Consulenti del Lavoro d’Abruzzo: “A nome di tutti i Consulenti del Lavoro Abruzzesi, rappresento il disappunto della categoria tutta, per il mancato recepimento delle nostre osservazioni, inviate al fine di semplificare gli accessi agli ammortizzatori in deroga. Cito solo due delle più importanti: 1) no all’utilizzo esclusivo dello SPID per l’accesso alla procedura; 2) eliminazione dell’informativa per le aziende con meno di 5 dipendenti. In questo modo, nonostante lo sforzo di noi Consulenti del Lavoro, sarà molto difficile aiutare le aziende e i dipendenti in tempi rapidi, vista la mole di adempimenti. Inutile parlare di semplificazione, se ad oggi non è stata ancora ufficializzata la data in cui sarà possibile inoltrare le istanze alla Regione Abruzzo”.
In Abruzzo i liberi professionisti sono circa 40.000, hanno un indotto, quanto a dipendenti e collaboratori, di circa 60.000 unità lavorative. Non considerare Confprofessioni Abruzzo, peraltro già riconosciuta parte sociale dalla Giunta Chiodi, quale parte integrante del CICAS è per i rappresentanti della Confederazione del tutto assurdo ed illogico, soprattutto in considerazione del notevole apporto all’economia della Regione.