CHIETI – È stato celebrato presso la Sala Conferenze del «S Hotel» di Sambuceto di San Giovanni Teatino il XXVIII congresso provinciale delle ACLI di Chieti: i quasi cinquanta delegati, provenienti dai circoli territoriali di tutta la provincia, si sono confrontati sul tema «Le ACLI della provincia di Chieti per un rinnovato impegno di ecologia sociale», che avevano come base di riflessione l’esortazione apostolica di papa Francesco «Laudate Deum».
Sono intervenuti il presidente nazionale delle ACLI, Emiliano Manfredonia, quello regionale, Giuseppe Placidi, e l’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, autore di uno dei più apprezzati commenti all’esortazione apostolica del pontefice.
A tirare le somme di quattro anni di lavoro è stato il presidente provinciale, Giulio Totaro, che ha ricordato le difficoltà in cui le strutture associative di base si sono dibattute negli anni dell’emergenza Covid, che ha trasformato profondamente il modo di vivere l’associazionismo e il volontariato; purtuttavia, le Acli di Chieti hanno dimostrato di avere la capacità di mantenere aggregati gli iscritti, che sono leggermente aumentati di numero nel corso del quadriennio.
«Le ACLI – ha detto il presidente nazionale Manfredonia – hanno storicamente avuto un radicamento molto forte nella società italiana ed ha vissuto, dal 1944, anno di fondazione, molti dei momenti difficili del Paese, offrendo sempre un sostegno e una prospettiva, facendo da stimolo alla politica per ricucire il tessuto sociale. L’Aclista è un cittadino che è attrezzato a cogliere le emergenze e a rispondere con intelligenza alle situazioni contingenti, perché fondamentalmente è un uomo assetato di giustizia».
«Nessuno si salva da solo – ha confermato nel suo intervento mons. Forte – e occorre prendere decisioni politiche che abbiano ricadute nel campo ecologico e sociale: in questo tempo c’è necessità di multilateralismo perché è responsabilità dell’intero corpo sociale la cura della casa comune. In questa prospettiva è fondamentale il dialogo con tutti i componenti della vita sociale, economica e politica: il compito delle Acli è stimolare, porre domande, mettere in primo piano l’ecologia umana più che l’ecologia sociale, sensibilizzando il mondo del lavoro alle scelte fondamentali».
Come da statuto, i delegati hanno eletto 10 dei 15 consiglieri provinciali per il quadriennio 2024-2028, a cui si sono aggiunti i cinque eletti dal Comitato dei presidenti di circolo: i primi hanno eletto Antonello Antonelli, Mimmo D’Alessio, Leda D’Alessio, Esmeralda D’Auria, Francesco D’Angelo, Paolo Cacciagrano, Miranda Di Matteo, Annalisa Sdrubolini, Paolo Rullo, Pietro Scarinci; i secondi hanno invece eletto Giulio Totaro, Maurizio Adezio, Pietro Figurilli, Alfonso Frattura, Luciano Di Nardo. Inoltre, le delegate hanno eletto come nuova responsabile provinciale delle Acli Donne Gabriella Orlando, che partecipa di diritto alle riunioni del Consiglio e della Presidenza provinciale.
Toccherà al più giovane degli eletti, Francesco D’Angelo, presidente del circolo ACLI di Orsogna, convocare il primo consiglio provinciale, che si riunirà l’8 febbraio prossimo con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo presidente provinciale e della nuova presidenza.
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