Il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo: “per il comparto agricolo si scenderà subito dall’attuale 30 per cento di rincari al 20 per cento”
REGIONE – “Le bollette relative alla gestione delle acque da parte del Consorzio di Bonifica verranno ridotte: per il comparto agricolo si scenderà subito dall’attuale 30 per cento di rincari al 20 per cento; subito dopo partiranno le manovre per un taglio dei costi a carico dei piccoli privati. Sono i punti fermi che già avevamo raggiunto con il Consorzio, fermo restando che quegli aumenti, pure condivisi con le Associazioni di categoria, comunque derivano da fattori oggettivi: l’aumento delle tariffe di energia elettrica, la manutenzione costante di una rete che è purtroppo vecchia di cinquant’anni, oltre 6milioni e mezzo di euro di investimenti strategici su trasporto energia e depurazione. Compito della politica sicuramente non è cavalcare l’onda facile della polemica, ma piuttosto supportare il cambiamento e individuare misure e soluzioni nell’interesse della popolazione e delle categorie”. È il commento del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri alla vicenda inerente le tariffe del Consorzio di Bonifica.
“Il rincaro delle cartelle di pagamento è un fatto oggettivo che il Consorzio aveva comunicato a tutti i Comuni, oltre che a tutte le Associazioni di categoria, già da mesi – ha ricordato il Presidente Sospiri -, un rincaro generato da questioni che sono sul piatto delle Istituzioni, a partire dal caro-energia, fondamentale per pompare acqua nei campi e nei rubinetti privati. Proprio per contenere tale fattore il Consorzio ha già fatto un bando di gara per 4milioni e mezzo di euro di investimenti per la realizzazione di 4 centrali idroelettriche, o meglio il rifacimento di 3 già esistenti e la costruzione ex novo di un quarto impianto, quattro stazioni che garantiranno al Consorzio un netto taglio dei costi che inevitabilmente si riverserà sulle bollette. Poi si sta predisponendo un secondo bando per 2milioni di euro di investimento per la realizzazione di 25 nuove stazioni di sollevamento, di cui 17 ex novo. In terzo luogo arrivano gli investimenti sulla depurazione, una voce che oggi incide sulle bollette, con l’obiettivo di ottimizzare il processo, innanzitutto allungando l’orario di attività degli impianti, passando da un turno unico odierno, dalle 8 alle 14, all’istituzione del secondo turno pomeridiano, dalle 14 alle 20. Tale intervento permetterà di passare dagli 87mila metri cubi di acqua trattata oggi ogni anno a 174mila metri cubi, per un impianto autorizzato a trattare sino a 220mila metri cubi l’anno, con incassi finanziari concreti. Resta il nodo degli investimenti necessari su una rete che ha cinquant’anni di vita sulle spalle e che spesso subisce danni, ma è chiaro che, specie nel momento storico che tutti stiamo vivendo, non è pensabile attuare un aumento indiscriminato delle tariffe. Ciò significa che, come concordato con il Consorzio, per tutto il comparto agricoltura gli aumenti sulle bollette verranno subito ridotti dal 30 al 20 per cento, avviando un’opera di recupero dei crediti vantati sul territorio, anche nei confronti di altri Enti, da tradurre in ulteriori risparmi a carico dei consorziati”.