Home » Cronaca » Contrasto alla pesca illegale: il bilancio dell’operazione a Pescara

Contrasto alla pesca illegale: il bilancio dell’operazione a Pescara

da Redazione

foto operazione atlantide

440 controlli e 146 ispezioni che hanno portato a 48 sanzioni, di cui una penale, 26 sequestri, 520 i kg di prodotto ittico sequestrato

PESCARA – Anche quest’anno resta alta la domanda di prodotti ittici, soprattutto con l’approssimarsi delle festività natalizie. Per questo motivo la Guardia Costiera, in linea con gli obiettivi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha confermato il proprio impegno finalizzato, da un lato, a tutelare le scelte del consumatore finale, dall’altro, a contrastare il sovra sfruttamento illecito delle risorse marine.

L’operazione complessa “Atlantide”, i cui primi risultati a livello nazionale sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa al Mipaaf alla presenza del Sottosegretario di Stato alle politiche agricole alimentari e forestali, Sen. Francesco Battistoni con delega alla pesca marittima e all’acquacoltura e dell’Ammiraglio Ispettore Nunzio Martello, Capo Reparto Personale del Comando Generale, vede ogni giorno impegnati dall’inizio di dicembre e fino al termine delle festività le donne e gli uomini della Direzione Marittima di Pescara in una serie di mirati controlli lungo l’intera filiera ittica al fine di tutelare il consumatore finale e contrastare il sovra sfruttamento delle risorse marine.

Il dispositivo operativo messo in campo per l’operazione Atlantide, coordinato a livello locale dal Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Pescara, ha permesso di registrare, ad oggi: 440 controlli e 146 ispezioni che hanno portato a 48 sanzioni, di cui una penale, 26 sequestri, 520 i kg di prodotto ittico sequestrato per un totale di 73 mila euro le sanzioni elevate.

Le attività si sono concentrate in mare, con controlli finalizzati al contrasto alla pesca illegale, ma anche a terra sulle grandi piattaforme logistiche di distribuzione, ove peraltro principalmente viene accentrato il prodotto proveniente dall’estero a cui si sono aggiunti controlli su strada e lungo le autostrade, presso le pescherie e i ristoranti. Attività, quest’ultime, incentrate a verificare la genuinità dei prodotti, la loro rispondenza ai requisiti di qualità e tracciabilità, in modo che siano garantite tutte le informazioni necessarie ad attestarne la provenienza lecita: il nome “Atlantide”, infatti, sottolinea la necessità di prevenire, individuare e contrastare la pesca illegale salvaguardando il cittadino, gli stock ittici nonché la regolare concorrenza tra gli operatori del settore, scongiurando il rischio per i consumatori di acquistare prodotti ittici non sicuri per il consumo umano.

Ti potrebbe interessare