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Contratto di Fiume del Cerrano, convocata la Cabina di Regia

da Redazione

Cantarini: “abbiamo necessità di tutelare la qualità delle acque, per garantire una buona qualità al nostro mare, qualità che si potrà e dovrà ottenere solo se tutti gli Enti coinvolti faranno la loro parte

pescatoreSILVI – L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, nel portare avanti l’impegno del coordinamento di tutti gli enti partners del Contratto di Fiume, ha convocato per il 23 settembre la Cabina di Regia del “Contratto di Fiume del Cerrano”, che interessa tutti i corsi d’acqua che sfociano nell’area protetta, con l’obiettivo di individuare priorità ed obiettivi per le attività che andranno implementate nell’anno 2019/2020 .

Il Contratto di Fiume è uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.

La Cabina di Regia è l’organo istituzionale composto dai rappresentanti delle istituzioni interessate: Comuni di Atri, Pineto e Silvi dalla Provincia di Teramo e dalla Regione Abruzzo, oltre che dalle due aree protette ricomprese, la Riserva Naturale dei Calanchi di Atri e l’AMP Torre del Cerrano, da tali enti coordinate .

“La qualità delle acque del nostro mare è frutto di azioni di monitoraggio, di innovazione nella depurazione e nella fitodepurazione, nell’individuazione ed eliminazione delle diverse fonti inquinanti che dai nostri fiumi arrivano al mare – afferma il Presidente della AMP Leone Cantarini – La nostra AMP non ha competenza diretta sui fiumi – continua il Presidente Cantarini- ma inevitabilmente abbiamo necessità di tutelarne la qualità delle acque, per garantire una buona qualità al nostro mare, qualità che si potrà e dovrà ottenere solo se tutti gli Enti coinvolti faranno la loro parte, lo strumento Contratto di Fiume ha proprio quest’obiettivo“.

Ma non solo, dopo l’incontro con la Cabina di Regia il 26 settembre si terrà l’incontro operativo con i tecnici per studiare le priorità di azione e dare concretezza agli obiettivi del Contratto di Fiume. “Non va dimenticato che il nostro Paese è sotto procedura d’infrazione da parte della Commissione Europea proprio per la violazione alla Direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue e l’Abruzzo vi è direttamente coinvolto, insieme ad altre 13 Regioni Italiane – afferma Fabio Vallarola Direttore dell’AMP – Il nostro interesse è che le acque che arrivano al mare siano di qualità eccellente, ecco perché con non poca fatica, abbiamo voluto fortemente applicare lo strumento del Contratto di Fiume, come stimolo agli Enti competenti per lavorare in sinergia. Una buona qualità del mare vuol dire non solo conservare la natura ma anche tutelare la salute di tutti e, contestualmente, continuare ad offrire la possibilità di uno sviluppo sostenibile alle nostre città costiere. É interesse di tutti: cittadini ed Enti”.

Dal 2017 l’Area marina protetta Torre del Cerrano sta lavorando per un più stretto coordinamento degli enti, autorità e imprese competenti in materia di qualità delle acque attraverso il Contratto di Fiume. Nel 2018 il Ministero dell’Ambiente ha creduto nel programma di lavoro dell’AMP ed ha supportato il Consorzio per svolgere attività di monitoraggio straordinario, in mare e lungo i fiumi, attraverso l’ARTA Abruzzo. I risultati dell’ottimo lavoro svolto sono reperibili sul sito dell’AMP (www.torredelcerrano.it), ora si avvia il percorso, congiunto con gli enti territoriali, per avviare quelle progettualità necessarie alla soluzione delle problematiche emerse.

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