La grave penalizzazione – in Abruzzo si aggiunge all’elenco dei centri del Pescarese anche la frazione Villa Caldari di Ortona – rischia ora, se non corretta, di unire al danno anche la beffa, perché questi centri verrebbero esclusi ope legis dai benefici del decreto, e tutto questo solo per qualche giorno di differenza: «Perché, numeri alla mano – osserva ancora Odoardi – oltre alle popolazioni, sono state tantissime le attività produttive presenti nei comuni interessati ad essere penalizzate da blocchi e restrizioni: e dunque non si capisce il motivo per cui debbano essere escluse da quanto concesso ad altre aree del Paese dallo Stato. Ci sono settori, in particolare trasporti, vendite al dettaglio, impiantistica, che forse più di altri hanno subito pesanti limitazioni».
«Stiamo parlando, oltretutto – conclude il presidente della CNA di Pescara – di un territorio che già prima dell’emergenza sanitaria presentava forti criticità, il cui esito potrebbe aggravarsi dopo l’epidemia. La CNA chiede perciò ai parlamentari abruzzesi di tutti gli schieramenti di battersi per una modifica dell’articolo 112, in modo da far valere i giusti diritti del comprensorio».
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