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Contro la dispersione scolastica sta per partire : ‘Futuro Giovani’

da Donatella Di Biase

E’ un progetto, promosso dall’amministrazione comunale di Pescara e dall’Università ‘D’Annunzio’, finalizzato a far acquisire ai ragazzi di terza media la capacità di effettuare con maggiore consapevolezza le scelte future

PESCARA – Ieri mattina è stato presentato in una sala consiliare, gremita di ragazzi delle terze classi delle scuole medie di Pescara , il progetto “Futuro Giovani”, promosso dall’amministrazione comunale e dall’Università ‘D’Annunzio’ e che partirà ufficialmente tra circa dieci giorni. Si tratta di un progetto contro la dispersione scolastica e l’abbandono dei banchi, per aiutare i ragazzi a scegliere meglio il proprio percorso di studi o professionale, a chiarirsi le idee circa l’iter da seguire per divenire medico, poliziotto, docente, ricercatore, o anche elettricista, a comprendere soprattutto i sacrifici connessi a ogni scelta, consentendo agli adolescenti di non perdere fiducia in se stessi e nelle proprie risorse.Ai ragazzi verrà chiesto di raccontare il proprio futuro, di immaginare la professione che vorranno svolgere da grandi. Quindi gli stessi studenti  potranno  ‘intervistare’ cittadini che già oggi svolgono quel lavoro, che a loro volta dovranno raccontare il lungo percorso seguito per giungere sino alla mèta, un racconto che consentirà ai ragazzi di confermare le proprie aspirazioni o meno.

Alla presentazione del progetto hanno preso parte l’assessore al Disagio giovanile Carla Panzino ,il consigliere comunale Vincenzo D’Incecco, presidente della Consulta dei giovani, il  professor Carlo Mari, Presidente del Corso di Laurea in Economia e Management e il professor Antonio Pacinelli, General Director del Millenium Project. Presenti una delegazione degli studenti delle scuole medie Rossetti-Mazzini, Virgilio-Carducci-Montale-Michetti, Antonelli-Croce, Tinozzi-Pascoli, Istituto Comprensivo Pescara 1, Istituto Ravasco di viale Bovio e di via Italica. E in rappresentanza del Consiglio comunale dei bambini e delle bambine erano presenti Claudia Dell’Oglio, dell’Istituto Ravasco di via Italica, e Alessandro Pace, della Tinozzi-Pascoli.

Ha sottolineato la Panzino:

oggi molti studenti abbandonano la scuola perchè demotivati, perché al primo anno delle superiori scoprono di aver sbagliato corso di studi, si sentono incompresi dai docenti e dai genitori e scelgono di lasciare e le cifre sono impressionanti: pensiamo che oggi, in Italia, solo il 75 per cento dei ragazzi di età compresa tra i 20 e i 24 anni ha il diploma di scuola media superiore a fronte del 77,8 per cento della media comunitaria. E la fuga dai banchi interessa soprattutto il meridione: pensiamo che in Sicilia e Campania 15 studenti su 100 non completano neanche le scuole dell’obbligo.

Fortunatamente l’Abruzzo è ancora un’isola felice, e il tasso di iscrizione all’Università è pari a 60 per cento della popolazione scolastica, su una media nazionale pari al 42 per cento. Ma occorre comunque intervenire per invertire la rotta e sostenere i nostri ragazzi nella difficile scelta del proprio futuro. Per tale ragione l’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di aderire al Millenium Project già partito a livello nazionale e che nel capoluogo adriatico inizierà tra circa dieci giorni e coinvolgerà gli studenti delle classi terze delle scuole medie, ossia coloro che già il prossimo gennaio dovranno scegliere l’indirizzo di studio delle scuole superiori.

L’iniziativa, presentata stamane, prevede la realizzazione di momenti informativi e formativi per fornire agli studenti un metodo per effettuare scelte consapevoli e adeguate alle proprie potenzialità, capacità d’impegno, tenendo conto delle future prospettive lavorative.

Ha illustrato il professor Pacinelli:

il progetto parte da una fase valutativa  in cui i ragazzi sono chiamati a esprimere le proprie esigenze o i propri desideri, dicendo cosa ‘vogliono fare da grandi’. Subito si passa alla seconda fase informativa, in cui verranno trasmesse agli studenti alcune informazioni sulle opportunità scolastico-formative e sul tema lavoro e soprattutto si offrirà agli alunni la possibilità di effettuare incontri-interviste con alcuni ‘testimonial’ che rappresentano determinate professionalità, come medici, professori, uno sportivo professionista, o un artista, un artigiano, un operaio specializzato, un impiegato che si autopresenteranno ricostruendo il proprio ‘sforzo di carriera’, ossia raccontando il numero di anni di studio, di formazione o di apprendistato che hanno dovuto sostenere per raggiungere gli attuali livelli professionali. Infine si chiuderà con la fase di verifica che permetterà ai ragazzi di confermare i propri desiderata o, in alternativa, a orientare meglio le proprie scelte, magari anche scoprendo una passione sino ad allora sopita.

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