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Controlli dei Nas sulla filiera alimentare: sequestri e multe

da Redazione
PESCARA – I Carabinieri del Nas di Pescara hanno eseguito una serie di controlli in insediamenti produttivi di tutto l’Abruzzo. Numerose le irregolarita’ e le criticita’ accertate, con conseguenti provvedimenti. In provincia di Chieti, in un’azienda agrituristica con annesso allevamento di bovini, sono state rilevate inadeguatezze igienico sanitarie e gestionali, oltre ad una non corretta identificazione dei bovini presenti.

Il tutto ha comportato la segnalazione del titolare alla Asl e la contestazione di violazioni amministrative per circa diecimila euro. A Pescara gli ispettori del Nas, unitamente a personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl, hanno sospeso l’attivita’ di una rivendita di frutta e verdura, a gestione etnica, con gravi carenze igienico-sanitarie e gestionali, in tema di autocontrollo aziendale.

Gli ispettori, coadiuvati dai militari dell’Arma di Pescara, hanno proceduto amministrativamente nei confronti di un cittadino extracomunitario che, all’atto del controllo, non e’ stato in grado di esibire alcun documento di identificazione e di soggiorno. In un’attivita’ commerciale analoga i militari hanno vincolato amministrativamente oltre trecento chilogrammi di prodotti alimentari congelati.

I Carabinieri si sono imbattuti in una pericolosa commistione di prodotti carnei e ittici, integralmente privi di informazioni utili a poterne identificare la specie, la provenienza, le modalita’ di trattamento termico. In assenza di evidenze documentali certe, tutti quei prodotti saranno avviati alla distruzione. Sempre in provincia di Pescara, i Nas hanno ispezionato un allevamento di suini, rilevando importanti inadeguatezze relativamente alla gestione e stoccaggio. Nella Valle Peligna, i Carabinieri del Nas, unitamente a personale del servizio veterinario della Asl, hanno sospeso le attivita’ di una macelleria, con annesso laboratorio di lavorazione prodotti carnei.

I Nas, nel corso delle verifiche, hanno documentato gravissime carenze igienico sanitarie e strutturali: muffe, incrostazioni, ruggine sulle attrezzature da appoggio e da taglio, polvere e sporco, oltre a residui di pregresse lavorazioni. Per diverse decine di chili di prodotti carnei e insaccati, invece, e’ scattato il divieto di commercializzazione, poiche’ privi delle informazioni di rintracciabilita’, quali l’allevamento di provenienze e l’indicazione dell’impianto di macellazione. Al titolare sono state contestate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro per violazioni al cosiddetto “Pacchetto igiene”.

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