PESCARA – L’assessore alla Politica della Casa del Comune di Pescara Isabella Del Trecco ha comunicato che saranno controllati 48 appartamenti popolari del capoluogo adriatico sulla carta ancora ‘occupati’ da utenti anziani, che però all’anagrafe risultano ormai deceduti. Nei giorni scorsi l’Ufficio Politica della Casa del Comune di Pescara ha inoltrato una lettera all’Ater segnalando tali posizioni anomale che dovranno essere sottoposte ad accertamenti e che interessano soprattutto alloggi dislocati nel rione Villa del Fuoco. Per alcuni si tratterà di regolare le posizioni di familiari degli inquilini scomparsi, ma in molti casi si tratterà di verificare posizioni di abusivismo.
Ha spiegato l’assessore :
nei mesi scorsi i nostri uffici comunali hanno effettuato dei controlli incrociati con l’ufficio Anagrafe per i cittadini che risultavano titolari di un regolare contratto d’affitto per gli alloggi popolari di proprietà in minima parte del Comune, ma soprattutto di proprietà dell’Ater, per accertare la reale validità di tali contratti. In particolare volevamo verificare la posizione degli utenti più anziani che ancora risultavano assegnatari di case popolari: le verifiche hanno interessato il periodo compreso tra il primo gennaio 2009 e il 18 agosto 2010.
Il dato emerso è stato chiaro: all’anagrafe risultano deceduti 48 utenti che però sono ancora legittimi assegnatari di un alloggio popolare. I nostri uffici comunali hanno approfondito l’esame del dato effettuando ulteriori controlli incrociati con la banca dati dello Stato civile e in qualche caso abbiamo accertato che alcuni di quegli anziani risultavano già conviventi sullo Stato di Famiglia con parenti, ossia figli o nipoti, regolarmente registrati, figli e nipoti che evidentemente alla morte del genitore o dei nonni, titolari dei contratti d’affitto, non si sono semplicemente recati negli uffici Ater per effettuare la voltura e la regolarizzazione dei contratti, ossia per cambiare semplicemente l’intestatario del contratto d’affitto, magari temendo di essere sfrattati.
E invece in tali casi non ci sono sfratti, ma occorre solo regolarizzare la posizione degli occupanti l’alloggio. In altri casi invece, ossia quando nei dati dello Stato civile non vi è traccia della presenza precedente in casa di parenti conviventi con l’anziano, temiamo di essere di fronte a casi di abusivismo. In altre parole parenti o meno che si sono impossessati dell’alloggio dell’anziano senza riconsegnarne le chiavi al momento della morte.
I 48 alloggi posti sotto la lente d’ingrandimento sono sparsi sul territorio, con una maggiore incidenza nel rione di Villa del Fuoco ossia via Tavo, via Lago di Capestrano, via Lago di Borgiano, via Nora, ma alcuni casi sono stati individuati in via Caduti per Servizio, nel rione San Donato, quindi a Fontanelle e Zanni.Ovviamente tutte le pratiche sono già state trasmesse all’Ater che ora dovrà effettuare gli accertamenti del ‘caso’, regolarizzando e volturando le posizioni legittime e avviando lo sfratto degli abusivi. Tale operazione verrà intanto ripetuta e ampliata alle annualità precedenti al primo gennaio 2009 dai nostri uffici che nel frattempo proseguono il censimento degli alloggi popolari.