GIULIANOVA – Anche quest’anno, in occasione delle festività natalizie – momento in cui è sempre alta la richiesta di prodotti ittici – , la Guardia Costiera di Giulianova, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Pescara, ha eseguito numerosi controlli e sanzionato diverse attività illecite in materia di pesca nell’ambito dell’operazione complessa nazionale denominata “Atlantide”.
L’operazione in parola, i cui primi risultati a livello nazionale sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa al Mipaaf alla presenza del Sottosegretario di Stato alle politiche agricole alimentari e forestali, Sen. Francesco Battistoni con delega alla pesca marittima e all’acquacoltura e dell’Ammiraglio Ispettore Nunzio Martello, Capo Reparto Personale del Comando Generale, vede impegnati quotidianamente, dall’inizio di dicembre, gli uomini della Guardia costiera giuliese e dei dipendenti Uffici locali in una serie di mirati controlli lungo l’intera filiera ittica al fine di verificare il corretto sfruttamento delle risorse marine oltre che la corretta commercializzazione del prodotto ittico, tutelando così la risorsa ed anche il consumatore finale.
Le attività si sono concentrate in mare, con controlli finalizzati al contrasto alla pesca illegale, ma anche a terra presso i punti di sbarco con verifica dei mezzi adibiti al trasporto del pescato, presso le pescherie e i ristoranti dell’area di competenza del Circondario marittimo di Giulianova con particolare attenzione alla rispondenza dei prodotti ittici ai requisiti di qualità e tracciabilità, in modo che siano garantite tutte le informazioni necessarie ad attestarne la provenienza lecita.
Nell’ambito degli oltre 50 controlli e ispezioni condotte, sono stati riscontrati illeciti che hanno portato al sequestro di oltre 60 Kg di prodotto ittico per un totale di 13mila euro di sanzioni elevate. Nel dettaglio, riscontrate irregolarità in materia di tracciabilità del prodotto ittico in alcune pescherie nel teramano e rosetano, oltre che in ristoranti giuliesi e di Alba Adriatica; rinvenuti inoltre in ambito portuale circa 30 Kg di esemplari di pesce spada, di cui alcuni sottomisura, opportunamente occultati a bordo di un’autovettura privata e che probabilmente sarebbero stati destinati alla ristorazione: sanzionati, in questo caso, conducente dell’auto e Comandante del peschereccio da cui proveniva il prodotto non dichiarato.