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Convegno della Confagricoltura Teramo a San Nicolò a Tordino

da Redazione

Il Presidente dell’UPA Teramo, Bernardo Savini Giosia Bernardi,Paolo De Castro: “Trasformare la qualità in reddito per disegnare il futuro dell’agricoltura abruzzese”. Ospite il Presidente Nazionale, Mario Guidi

SAN NICOLO’ A TORDINO (TE) – “L’agricoltura abruzzese sta dimostrando una vitalità importante soprattutto nel settore vitivinicolo e ortofrutticolo, ma non basta la qualità, bisogna essere capaci di strutturare un’organizzazione commerciale che trasformi la qualità in reddito”. L’analisi è di Paolo De Castro, Coordinatore della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, ospite insieme al Presidente Nazionale della Confagricoltura, Mario Guidi, del convegno “Quale agricoltura domani?” che si è svolto nell’affollata Sala Piero Lupi del Centro Eltron della Banca dell’Adriatico, a San Nicolò a Tordino (Teramo), su iniziativa della Confagricoltura di Teramo. L’incontro, moderato dal Presidente Regionale dell’associazione, Concezio Gasbarro, è stato organizzato per analizzare le criticità del comparto evidenziate in apertura dei lavori dal Presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori Teramani, Bernando Savini Giosia Bernardi. “Negli ultimi venti anni l’agricoltore è riuscito ad elevare, in modo esponenziale, la qualità dei prodotti, ma i prezzi sono rimasti invariati” – ha detto Bernardi. “L’impresa agricola deve sostenere costi alti a fronte di una scarsa remunerazione. Eppure all’agricoltore basterebbero soltanto 5 centesimi in più per ogni chilo di prodotto per poter restituire dignità al lavoro”. Nella relazione Bernardi ha fatto riferimento anche ai ritardi nell’approvazione L'assessore regionale Dino Pepe nel pubblicodel nuovo Piano di Sviluppo Rurale, ha denunciato la complessità e i costi delle pratiche burocratiche che gli agricoltori sono costretti ad affrontare e le difficoltà di accesso al credito.
Temi ripresi nel suo intervento anche dal Presidente Regionale di Confagricoltura, Concezio Gasbarro: 
”Siamo ancora considerati la terra degli ultimi invece dobbiamo avere maggiore attenzione perché produciamo reddito, siamo noi la vera industria del territorio”– ha affermato. “Uno dei costi più elevati che l’impresa agricola sostiene è quello burocratico che incide negativamente sui bilanci delle aziende. Abbiamo bisogno di istituzioni che comprendano che i sostegni devono essere articolati in una logica di immediata corresponsione perché altrimenti tutta questa burocrazia frena lo sviluppo”.
Sollecitazioni raccolte da Paolo De Castro in un intervento puntuale e dettagliato che ha preso spunto dalla situazione regionale: “L’Abruzzo è in ritardo. come molte altre regioni, con il PSR, ma mi auguro che la negoziazione si possa concludere prima di dicembre e che lo strumento possa essere operativo nei primi mesi dell’anno” – ha dichiarato. “Per quanto riguarda il problema della burocrazia, è vero che questa nuova PAC non semplifica, anzi impone ulteriori obblighi. Ora siamo nella fase applicativa, ma dalla primavera del 2016 inizieremo a discutere su come apportare riforme e aggiustamenti”.
Analizzando poi i futuri scenari unitamente al problema della redditività, De Castro ha sottolineato che “la qualità dei prodotti non basta, bisogna trasformarla in reddito,da sx Bernardi, Guidi, De Castro e Gasbarro costruire il potere contrattuale attraverso una dimensione organizzativa non individualistica. Dobbiamo dare alle imprese strumenti per essere più forti sul mercato e il mondo agricolo deve aiutarci ad andare nella giusta direzione” – ha auspicato.

Le conclusioni sono state affidate al Presidente Nazionale della Confagricoltura, Mario Guidi, che riferendosi all’Expo ha evidenziato come nel corso dell’esposizione universale non sia stato analizzato il tema del futuro dell’agricoltura pur essendo argomento centrale: “L’agricoltura vive un grande paradosso perché mai come in questo momento siamo stati all’attenzione dei media e della società, ma mai come in questo momento il settore è in crisi” – ha affermato. “Se vogliamo costruire qualcosa dobbiamo iniziare a guardare alla produttività e al mercato. Invece gli agricoltori non hanno più investito. Bisogna quindi tornare ad avere capacità produttiva ma solo il mercato ci darà una stabilità”.

Ai lavori hanno preso parte anche l’Assessore regionale alle Politiche Agricole, Dino Pepe che ha preannunciato per la settimana prossima la convocazione di un tavolo verde per rimodulare gli ultimi aspetti del PSR, e il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi.
Ha preceduto il convegno l’Assemblea Annuale dell’Unione Provinciale Agricoltori di Teramo che ha confermato Presidente Bernando Savini Giosia Bernardi.

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