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Convegno su Difensore civico regionale

da Direttore

PESCARA – Si è svolto, ieri, presso l’Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo il  convegno , promosso dal Difensore civico regionale Giuliano Grossi , sul tema ‘Cosa può fare il Difensore civico per te’ . Presenti, tra gli altri,  il sindaco di Pescara, Albore Mascia,il senatore Andrea Pastore, il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono, il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, gli assessori comunali Massimo Filippello, Eugenio Seccia e Nicola Ricotta, la consigliera regionale Alessandra Petri, il consigliere comunale Armando Foschi e il Difensore civico comunale Giovanni Stramenga.

Il sindaco nell’occasione ha annunciato che l’amministrazione comunale di Pescara istituirà una delega ad hoc, da affidare a un assessore, sui ‘rapporti con il Difensore civico’ .Tale un incarico non mira certamente a svilire o a influenzare l’operato di tale importante carica istituzionale, ma piuttosto vuole esaltarne l’importanza rafforzando i suoi rapporti con l’Ente pubblico che vede nel Difensore civico il trait d’union con il territorio, la via per affrontare in modo diretto i problemi del cittadino, riducendo anche la mole dei contenziosi.

Ha detto tra l’altro Mascia:

al Difensore civico regionale va il ringraziamento per aver voluto organizzare un utile approfondimento su una figura istituzionale  che svolge importanti funzioni di impulso nei confronti dell’attività della Pubblica amministrazione e al tempo stesso di tutela dei diritti e delle prerogative dei cittadini nel loro rapporto con gli Enti territoriali di riferimento.

La figura dell’Ombudsman è di derivazione comunitaria e trae la propria origine dagli ordinamenti giuridici più evoluti, laddove è più avanzata e sviluppata la cultura e l’idea della Pubblica amministrazione come entità al servizio del cittadino e quindi il Difensore civico si pone come una sorta di ‘facilitatore’ dei rapporti tra il cittadino stesso e l’Ente locale, come una garanzia del rispetto di quei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione che costituiscono il fondamento dell’attività stessa.

Il Comune di Pescara prevede nel proprio Statuto la figura del Difensore civico, carica oggi ricoperta dall’avvocato Giovanni Stramenga, e lo stesso opera ormai da molti anni a beneficio della collettività, rappresentando un vero punto di riferimento per i cittadini. I dati degli scorsi anni ci parlano di oltre 300 interventi in media l’anno, tenendo conto solo di quelli che risultano agli atti, escludendo quelli che sono i colloqui telefonici o personali, che non danno luogo a interventi formali nei confronti degli uffici da parte del Difensore civico comunale.

L’operato di tale figura contribuisce in modo significativo anche al raggiungimento del risultato di prevenire, ove possibile, il contenzioso dei privati con l’amministrazione pubblica, nell’intento di annullare le controversie, a partire da quelle di minore entità, e contestualmente diffondendo nella cittadinanza una diversa e migliore visione della Pubblica amministrazione come un’entità facilmente raggiungibile dall’utente. Ed è di questi giorni  il dibattito interno in ordine all’opportunità di istituire una delega assessorile riguardante i ‘Rapporti con il Difensore civico, per dare un punto di riferimento certo, anche a livello politico alle istanze delle collettività.

Il  Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano ha detto:

è necessario rivalutare la figura del Difensore civico poiché è una istituzione ancora poco conosciuta dai cittadini. Per raggiungere questo traguardo è indispensabile avviare una capillare attività di comunicazione.Anche noi amministratori pubblici dobbiamo impegnarci a incentivare e recuperare questa istituzione civica istituita circa 20 anni fa, la quale ha delle funzioni specifiche e mirate alla tutela dei diritti dei cittadini. Occorre  avviare una profonda e strutturale azione di promozione e conoscenza della figura del Difensore civico e di tutto ciò che la sua funzione può rappresentare, anche in termini deflazione delle attività giurisdizionali.

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