TERAMO – Auditorium gremito questa mattina, presso il Parco della Scienza del Comune Capoluogo, ove si è svolto il Convegno “Il ruolo della Prefettura secondo il nuovo Codice della Protezione Civile (D.Lgs. 2 gennaio 2018, n. 1) e la pianificazione di emergenza provinciale e comunale” presso il Parco della Scienza.
Tra i partecipanti: gli Amministratori locali, i Responsabili delle Forze dell’Ordine, i Dirigenti dei principali uffici pubblici, le organizzazioni di volontariato di protezione civile e gli studenti delle ultime classi del Liceo Scientifico “A. Einstein” e dell’ITIS “Alessandrini”, grazie all’apporto della Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale.
A far gli onori di casa il Prefetto Graziella Patrizi, che ha introdotto i lavori dopo aver salutato gli intervenuti unitamente al Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto ed al Presidente della Provincia Diego di Bonaventura.
Negli interventi dei relatori, che si sono succeduti (Domenico Fiorito della Presidenza del Consiglio dei Ministri/Dipartimento della Protezione Civile; Roberta Di Silvestro, Dirigente dell’Area 1 Protezione Civile della Prefettura di Teramo; Raffaella Molinari e Federica De Santis del Centro Funzionale della Regione Abruzzo) si è parlato del nuovo Codice della Protezione Civile, dei ruoli e delle competenze e, soprattutto, delle pianificazioni di emergenza, gli strumenti di prevenzione che consentono, una volta redatti ed aggiornati costantemente a qualsiasi livello (nazionale, provinciale e comunale), di gestire adeguatamente e con efficacia le diverse situazioni emergenziali verificatesi sul territorio.
In particolare, il Sindaco di Teramo D’Alberto soprattutto in riferimento agli aspetti inerenti la pianificazione dell’emergenza, ha rimarcato come sia sempre più necessario un approccio solidale, strutturato e congiunto, ed ha rilevato la necessità di un metodo che persegua la sistematicità della materia; per questo ha anche auspicato ulteriori interventi normativi che possano compiutamente definire tutti gli aspetti della complessa ed articolata materia (una normativa più solida per rimuovere gli aspetti di genericità e incertezza che ancora pesano sull’intera questione).
Più che un convegno è stato un vero e proprio workshop, ove si è trattato con le varie rappresentanze presenti, comunque competenti, di innovazioni in materia, di azioni future da realizzare e di obiettivi da perseguire come “sistema” provinciale di protezione civile, anche sulla base dell’esperienza acquisita in quel drammatico mese di gennaio 2017, caratterizzato da una protratta situazione di emergenza, determinata dall’eccezionale verificarsi di più eventi contestuali (intensa ed estesa nevicata+scosse telluriche+blocco della viabilità e dell’energia elettrica+crollo delle comunicazioni).
Emergenza, quest’ultima, gestita con i medesimi attori presenti questa mattina in platea e nel palco dei relatori (incluso il dott. Fiorito del Dipartimento della protezione civile, in quei giorni distaccato dalla DICOMAC presso il Centro Coordinamento Soccorsi del Parco della Scienza), come testimoniato dagli abbracci e dai saluti in sala, nonché dalla tacita conferma del comune impegno a perseguire gli scopi prefissati a tutela della collettività e del territorio.