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Convenzione con Il Ministero per il Teatro romano a Teramo

da Redazione

comune teramo stemmaTERAMO – Giovedì mattina – in esito ad un appuntamento già fissato dal Sindaco Brucchi ma impossibilitato a partecipare per le note ragioni – il vicesindaco Mirella Marchese e l’arch. Gianni Cimini, funzionario del Comune di Teramo, si sono recati a Roma, presso il Segretariato Generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per la sottoscrizione della convenzione relativa al recupero funzionale del Teatro Romano di Teramo; tale convenzione prevede lo stanziamento di un milione e mezzo di euro, che lo stesso Sindaco Brucchi un anno fa, aveva chiesto ed ottenuto dall’allora Premier Matteo Renzi, incontrato a L’Aquila.

Giovedì mattina sono stati definiti, pertanto, i termini della convenzione e della erogazione del finanziamento, che avverrà la prossima settimana, subito dopo l’approvazione della relativa delibera da parte della Giunta municipale. Quindi, dai primi giorni di Maggio, sarà effettivamente disponibile il milione e mezzo di euro del Ministero, che si aggiunge all’analogo stanziamento erogato dalla Fondazione Tercas, disponibile da tempo.

A questo punto il passaggio ultimo per consentire l’avvio concreto del progetto è lo stanziamento da parte della Regione, più volte richiesto dal Sindaco Brucchi – anche nelle forme ufficiali – e a sua volta assicurato dal Presidente D’Alfonso allo stesso Sindaco.

Quella di giovedì, è pertanto una giornata importante nell’iter finalizzato al recupero funzionale del Teatro Romano, progetto per il quale il Sindaco Brucchi è al lavoro da anni con impegno costante e attento; l’iter, complesso, articolato e non privo di ritardi, era iniziato con la firma del Protocollo di intesa tra Ministero, Regione, Fondazione Tercas e Comune, e si è sviluppato con tutta una serie di interventi e sollecitazioni che il Sindaco Brucchi ha ripetuto anche attraverso frequenti viaggi a Roma per incontrare i ministri che si sono succeduti – da Ornaghi a Franceschini – i diversi sottosegretari e dirigenti ministeriali fino alla sollecitazione avanzata, come detto, allo stesso Matteo Renzi, che ha mantenuto l’impegno assunto.

L’intesa raggiunta, oltre a fare chiarezza su una serie di polemiche che hanno caratterizzato le procedure, implicitamente conferma che per il finanziamento – a differenza di quanto sostenuto da alcune parti – non v’era la necessità del progetto esecutivo, la cui redazione da parte del gruppo di progettazione è comunque nella fase finale e che presto verrà consegnato all’amministrazione.

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