Il Senato Accademico dell’Ateneo teramano approva all’unanimità l’accordo di collaborazione
TERAMO – Mercoledì scorso, presso la sede del Rettorato dell’Università di Teramo, il Direttore Generale Fernando Arnolfo e il Direttore Sanitario Giovanni Savini dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM) hanno partecipato alla riunione del Senato Accademico dell’Università di Teramo per la stipula della convenzione quadriennale, che ha l’obiettivo di generare sinergie in grado di potenziare le attività di ricerca, formazione, sviluppo, innovazione ed erogazione di servizi delle due Istituzioni.
Il Senato Accademico di UniTe, sotto la guida del Magnifico Rettore Luciano D’Amico, ha approvato all’unanimità la convenzione, riservandosi di integrarla con ulteriori attività, che coinvolgano non solo le Facoltà di Medicina Veterinaria e di Bioscienze e Tecnologie agro-alimentari e ambientali, ma anche quelle di Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Comunicazione.
Di fatto una concreta collaborazione tra le due maggiori Istituzioni di ricerca cittadine è già in essere: si pensi soltanto a PETRUT, il nuovo organismo presentato a dicembre scorso con il quale UniTe e IZSAM, guardando ai piani europei di ricerca, si propongono quale riferimento per la produzione e la diffusione della conoscenza e per concorrere alla progettazione del futuro della scienza in Abruzzo.
Questa nuova convenzione, a più ampio raggio, è tesa a rafforzare il ruolo dei due Enti preposti al trasferimento di conoscenza e costituire una cornice istituzionale alle iniziative congiunte di IZSAM e UniTe, facilitando così la condivisione di attività di ricerca e sperimentazione, formazione, assistenza tecnica, erogazione di servizi e cooperazione a livello regionale, nazionale e internazionale, soprattutto negli ambiti della Sanità pubblica veterinaria, dell’Agroalimentare e delle Biotecnologie agrarie e medicali, della salvaguardia e valorizzazione delle biodiversità animali e vegetali.
L’accordo, tra le altre cose, regola e stimola l’interazione del personale dei due Enti e prevede anche che strutture, attrezzature e servizi appartenenti all’una o all’altra Istituzione possano essere destinati ad un utilizzo condiviso per le finalità stabilite di volta in volta.