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Cerolini su Pescara invasa dai rifiuti

da Redazione

foto rifiuti via de Amicis-piazza Santa Caterina2PESCARA – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Coordinatore di FI Cerolini: “Un bel materasso matrimoniale abbandonato sul marciapiede nella centralissima via Regina Margherita; un mobile di legno e truciolato con relativi ripiani lasciato in via del Circuito, a due passi dal Comando della Polizia municipale; sacchi e cartoni abbandonati in via de Amicis-piazza Santa Caterina, con i cassonetti straboccanti e non svuotati da giorni. Pescara è invasa dai rifiuti, non c’è quartiere, borgo, rione, strada, in centro come in periferia, che non stia vivendo quella che non esito a definire ‘emergenza’ e che con i giorni di Natale non potrà che peggiorare. Forza Italia chiede al sindaco Alessandrini e all’assessore Marchegiani cosa sta accadendo in città: perché il pattume, specie la frazione ingombrante, resta per giorni nelle nostre strade? Dove sono finiti i ritiri puntuali e immediati della Attiva operativi durante i cinque anni di governo del centro-destra? E soprattutto, l’emergenza è frutto dei pessimi rapporti oggi esistenti tra l’amministrazione comunale e i precari che a giorni si ritroveranno disoccupati e che da tempo stanno manifestando sotto il palazzo comunale?” La denuncia arriva dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, che ha ricevuto, anche attraverso le bacheche dei social, decine di segnalazioni da parte di cittadini esasperati.foto rifiuti via del Circuito

“Il giro della città è desolante – ha affermato Cerolini -: Pescara sta vivendo un dicembre nero, invasa da ogni genere di pattume, dai rifiuti organici ai cartoni sino agli ingombranti, a ogni ora del giorno e della notte. Diventa sempre più difficile camminare senza imbattersi nell’immondizia, con il relativo cattivo odore che si genera dopo che per giorni il pattume resta in strada abbandonato. E, se il servizio ha sempre zoppicato nell’ultimo anno, oggi siamo in una situazione intollerabile e riguarda a tappeto tutta la città. Da giorni via de Amicis-piazza Santa Caterina è una vera discarica: le aree tutt’attorno ai cassonetti-isola ecologica sono sporche, maleodoranti di urina, e ci sono cartoni e buste dei rifiuti abbandonati ovunque sul marciapiedi, accatastati anche sulla recinzione del piccolo giardino. Colpa dell’inciviltà dei cittadini, sicuramente mi risponderà il sindaco Alessandrini come ha già fatto in passato. Affermazione che rigetto completamente visto che quei rifiuti a terra sono il frFoto rifiuti via Regina Margheritautto di cassonetti della carta e dell’indifferenziata stracolmi da giorni, cassonetti addirittura lasciati aperti proprio per dimostrare le condizioni di saturazione in cui si trovano, e qui la domanda è d’obbligo: è incivile il cittadino, che non sa più dove conferire i propri rifiuti, o il Comune che dovrebbe garantire il ritiro e lo svuotamento dei bidoni, ovvero un servizio pagato a peso d’oro dai cittadini stessi? Il giro non è andato meglio stamani, dunque dopo, si presume, il passaggio dei mezzi di Attiva: in via Regina Margherita, in piena zona residenziale, abbiamo trovato un materasso matrimoniale che occupa mezzo marciapiedi, sempre accanto ai cassonetti; basta spostarsi verso la periferia, in via del Circuito, dunque a pochi metri dal Comando della Polizia municipale, dalle scuole, dai negozi e anche dall’ospedale per imbattersi in un maxi-mobile mezzo smontato, con i ripiani ancorafoto rifiuti via de Amicis-piazza Santa Caterina impilati, abbandonato anch’esso sul marciapiedi. Ora, è evidente che tale situazione non è frutto del caso, né della sfortuna, né si tratta di coincidenze: a Pescara c’è un’emergenza rifiuti che si aggraverà, inevitabilmente, sotto le feste natalizie, quando comunque Attiva riduce, automaticamente, le operazioni di raccolta e conferimento del pattume, anche per la chiusura delle discariche. Forza Italia chiede allora l’immediata bonifica di tutte le situazioni individuate, ma non basta: come intende il sindaco Alessandrini organizzare il servizio per il periodo festivo? Quali misure intende adottare per impedire l’emergenza? E soprattutto qual è il nesso tra l’emergenza odierna e la protesta dei lavoratori precari della Attiva?”.

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