Sociale

“Cope e Oltre”, presentati i corsi a Pescara per trecento ragazzi

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povertà educativa incontro – Foto di Roberto di Blasio

Roberta Pellegrino: “entrambi i progetti promuovono attività extrascolastiche, supporto al doposcuola ai bambini e attività sportive”

PESCARA – “Cope e Oltre”: si chiamano così i due progetti presentati oggi in Comune per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica con il coinvolgimento di 300 minori. Si tratta di due progetti, promossi dagli enti del terzo settore in partenariato con il Comune e le scuole, che comprendono una serie di attività gratuite in favore dei ragazzi, tra cui i corsi di educazione digitale e il servizio di doposcuola in partenza tra fine gennaio e inizio febbraio ai quali ci si può ancora iscrivere (vedere schede allegate).

Questi progetti, finanziati dal Pnrr per un importo di 460mila euro, coinvolgono gli assessorati guidati da Adelchi Sulpizio e Nicoletta Di Nisio e si inseriscono in un quadro ben più ampio, quello delineato dal Piano sociale 2023 -2025 del Comune di Pescara che prevede complessivamente 16 servizi/interventi, nell’Asse tematico 4, per ciò che riguarda “Famiglia, diritti e tutela dei minori, Child Guarantee”.

“Quella che abbiamo messo in campo è una strategia che si allinea perfettamente con le indicazioni dell’Europa che prevede la ‘formalizzazione’ di Patti di comunità per mettere in sinergia le professionalità interne del Comune, degli istituti scolastici e quelle del terzo settore”, ha detto il sindaco Carlo Masci in conferenza stampa, affiancato da Sulpizio, dalla referente di Diversuguali Raffaella Papagno e dal rappresentante di Endas Abruzzo, Simone D’Angelo, capofila rispettivamente dei progetti Cope e Oltre. Presenti alla conferenza anche le dirigenti scolastiche dell’Istituto De Cecco e del comprensivo 1, Alessandra Di Pietro e Teresa Ascione, e una rappresentante dell’IIS Volta, Lidia Trinca, tre dei tanti partner coinvolti. “Questi progetti sono dedicati al sapere, si rivolgono a chi attraversa una fragilità socio educativa e a chi vive nei territori più svantaggiati, che seguiamo con investimenti e azioni mirate”, ha aggiunto Masci.

“Rispondiamo alle polemiche attraverso i progetti concreti promossi nelle periferie per contrastare la povertà educativa, alcuni già avviati e altri da avviare”, ha fatto presente Sulpizio, ricordando le “tante iniziative per i minori, dal campus scuola estivo al doposcuola passando per la patente europea di informatica. Nel dettaglio, il 22 gennaio partirà il corso di informatica con certificazione EIPASS per 15 minori delle scuole superiori rivolto alle categorie fragili (poveri, in carico ai servizi sociali, immigrati, appartenenti alla comunità rom, con bisogni educativi speciali o diversamente abili) e un corso di informatica Netiquette/Social per 10 minori, sempre fragili, delle scuole medie. A febbraio, invece, prenderà il via il servizio di doposcuola, per 15 minori (11-17anni, per 20 settimane). Le iscrizioni sono aperte”, e si può contattare il numero 0854159868. Ma le attività sono anche altre e comprendono i corsi per gli studenti, ad esempio al De Cecco i corsi sono per assaggiatore di olio, flair bartending, matematica e italiano e stampa 3D in cucina. In via Tiburtina 30, poi, Focus Formazione ha uno sportello di orientamento al lavoro per facilitare il passaggio dal mondo della scuola al mondo del lavoro, anch’esso per i minori. Tra le iniziative da realizzare nei prossimi mesi con Oltre il campus estivo, percorsi di recupero e potenziamento delle competenze, orientamento attivo al lavoro, allo studio e alle professioni, attività di arteducazione, sportive e di cittadinanza attiva, supporto alla genitorialità e condivisione tra genitori e docenti.

Tra i progetti inseriti nel Piano sociale, hanno sottolineato la responsabile del servizio Programmazione sociale Roberta Pellegrino e l’assistente sociale Teresa Cappiello, c’è anche Agored: “Siamo entrati direttamente nelle scuole, già dal mese di settembre 2023, coinvolgendo 69 alunni interessati ai laboratori curati della Fondazione Caritas e della cooperativa Orizzonti. Abbiamo cominciato dai comprensivi 1 e 7 e negli anni 2024 e 2025 si coinvolgeranno tutti gli istituti comprensivi della città, affiancando gli studenti in difficoltà e supportandoli. E’ prevista anche la partecipazione dei genitori con degli incontri e laboratori e da ottobre è stato attivato anche un servizio di mediazione”.

Alle attività in essere e a quelle già pianificate se ne aggiungeranno altre perché c’è un nuovo avviso dell’Agenzia per la coesione per nuove proposte di intervento, sempre nello stesso campo (la piattaforma per la presentazione sarà accessibile dal 24 gennaio per 30 giorni). Di seguito alcuni approfondimenti con le interviste realizzate a Roberta Pellegrino (Responsabile del Servizio Programmazione Sociale), Simone D’Angelo (Presidente di ENDAS Abruzzo) e Raffaela Papagno (psicologa dell’Associazione DIVERSUGUALI). La foto è a cura di Roberto di Blasio.

INTERVISTE

Roberta Pellegrino: “Oggi presentiamo due importanti progetti che hanno l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e un nuovo modello di intervento, quello in cui il comune crede moltissimo. Quindi abbiamo vinto due progettualità finanziate dal Pnrr per intervenire proprio in periferia ed in stretta collaborazione con gli istituti scolastici e con gli enti del terzo settore. Questi progetti si chiamano COPE e OLTRE, entrambi i progetti promuovono attività extrascolastiche, supporto al doposcuola ai bambini e attività sportive. L’idea, insomma, che la scuola non sia un luogo, solo, dove studiare, ma soprattutto dove socializzare e praticare l’educazione civica. Il Comune di Pescara investe moltissimo in progetti che riguardano la famiglia e i diritti dell’infanzia, difatti nel piano sociale vi sono ben 16 servizi pari a 2.700.000 €”.

Simone D’Angelo: “Il progetto OLTRE è stato ideato dall’ENDAS Abruzzo e per i prossimi due anni metterà in cantiere circa 250.000 € per contrastare la povertà educativa e soprattutto la dispersione scolastica. Organizzeremo tante attività sportive e socio educative, ma soprattutto per i più grandi, cercheremo di essere utili anche per attività di orientamento al lavoro. Il target coinvolto e 11-17 anni, selezionati dal Comune di Pescara e dalle scuole partner, che non smetterò mai di ringraziare, che sono l’Istituto Comprensivo Pescara 1 e l’ I.I.S Volta. Inoltre abbiamo diversi partner che si occupano di tante attività interessanti e speriamo che grazie alla nostra azione possiamo, in qualche modo, migliorare la Comunità”.

Raffaela Papagno: “L’Associazione Diversuguali mette in essere il progetto COPE (Cooperativa per la povertà educativa) che è un progetto per la cooperazione internazionale, perché è un progetto che risponde ai bandi europei che, per l’appunto, attraverso anche il ministero, riusciamo a intercettare e prevede, come punte di diamante, tre enti capofila che sono: 

il Comune di Pescara, che intercetta tutte le nuove povertà del territorio, dalla periferia al centro, perché le nuove povertà parlano di disagio, di disagio su più livelli, che è quello, diciamo delle fragilità rispetto alle disabilità, ma anche disagio rispetto all’immigrazione alla intercultura, che magari non trova risposta piena e quindi, comunque, disagio anche rispetto alle situazioni socio economiche e relazionale, quindi, disagio su più livelli e il Comune dà risposta a tutto il territorio di Pescara perché coinvolge in questo progetto di Diversuguali 140 minori, dagli 11 ai 17 anni, quindi sono 140 nuclei familiari;

l’istituto Alberghiero De Cecco che prevede di coprire una fascia di giovani molto, ma molto ampia, con attività varie di certificazioni, di corsi, che solitamente hanno un costo molto elevato;

l’ente Focus srl, che offre corsi di formazione, come la patente europea, il corso di uso corretto del digitale e ha uno sportello informativo a cui si può rivolgere.

Abbiamo altri enti che offrono, appunto, la loro forza in questo progetto, che sono i CSV, l’Ente Caritas Francescana ed altri. Quindi sicuramente abbiamo un corpo di enti del terzo settore e non, che operano tutti nel Comune di Pescara, a supporto del progetto”.

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