SILVI MARINA – L’Amiternina ribalta i pronostici della vigilia vincendo la Coppa Italia di Eccellenza a scapito del favoritissimo Chieti FC.. La finale, giocata nel rinnovato impianto sportivo “U. Di Febo” di Silvi Marina, finisce 2-0 per gli aquilani grazie ad una rete di Di Alessandro nei minuti iniziali di gara ed un’altra in pieno recupero di Facecchia. La maledizione delle finali continua dunque per i neroverdi, già battuti lo scorso anno ai calci di rigore dal Giulianova. Tanta la delusione per i numerosi supporter teatini arrivati in massa (erano più di 500), ma alla fine hanno comunque applaudito la squadra che in Campionato sta regalando loro grandi soddisfazioni (è prima con 8 punti di vantaggio sulla Torrese e il Sambuceto). Onore all’Amiternina, formazione molto giovane e ben messa in campo da mister Angelone, che ha vinto la Coppa. Il migliore in campo è stato, senza ombra di dubbio, il portiere giallorosso Rossetti autore di pregevoli interventi che hanno più volte salvato i suoi dalla capitolazione.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Il Chieti F.C. parte bene e nei primi minuti mette pressione agli avversari. Al 5′ arriva però improvviso il vantaggio dell’Amiternina : sugli sviluppi di un calcio piazzato, il destro basso di Di Alessandro dalla distanza, leggermente deviato da un difensore, non lascia scampo ad Alonzi. Per i ragazzi di mister Lucarelli è una vera doccia fredda e non riescono a reagire al meglio. Per loro solo al 13′ arriva la prima azione pericolosa con Toro fermato per fuorigioco dall’arbitro. Al 16′, sull’angolo battuto da Morales, Ricci va vicino al pareggio quando è un difensore a salvare quasi sulla linea sul suo tap-in. I neroverdi ci riprovano al 22′ con una bella conclusione al volo di Scutti su corner di Delgado, ma la palla finisce a lato. Al 28′ è Miccichè a controllare bene al limite dell’area, ma viene anticipato prima di concludere a rete. Un minuto dopo ancora lui in attacco, Rossetti esce tempestivamente e gli chiude lo specchio. Alla mezzora è Toro a ciccare letteralmente il pallone su invito di Farindolini. Al 35′ l’Amiternina ha la grande occasione per raddoppiare quando Romano colpisce il palo esterno complice anche la pronta e decisiva deviazione di Alonzi. Tre minuti dopo Toro ruba il tempo ai difensori avversari , ma si allunga troppo il pallone ed è chiuso da Rossetti in uscita. Al 41′ mister Angelone è costretto ad operare una doppia sostituzione mandando in campo Alfonsi al posto di Fantauzzi e Di Lillo per Angelone. Il finale di primo tempo è incandescente con i neroverdi che provano in tutte le maniere a scardinare la difesa dell’Amiternina. Prima al 44′ Miccichè viene colto in posizione di offside, poi sempre lui tre minuti più tardi su punizione impegna severamente Rossetti bravo a distendersi in tuffo e deviare in angolo, ma l’arbitro decide che si va negli spogliatoi e non lascia battere il corner.
La ripresa si apre con un episodio molto dubbio al 6′: Delgado, lanciato ormai a rete, è fermato per un inesistente fuorigioco visto che il pallone gli viene servito involontariamente da un difensore giallorosso. Al 12′ arriva il momento di Rodia che entra al posto di Toro. Quattro minuti dopo Ricci ci prova da fuori area, ma mette alto sulla traversa. Al 18′ punizione improvvisa di Miccichè che pesca Marfisi, ma la conclusione di quest’ultimo trova l’opposizione di un difensore. Mister Lucarelli gioca anche la carta Calvarese che rileva Morales al 28′. Alla mezzora proprio il neo entrato è protagonista di una delle occasioni da rete più lucide di tutto il match per i neroverdi: un tiro di Rodia viene respinto, il pallone arriva sui piedi del difensore che indirizza a botta sicura verso la porta, ma Carbone riesce a salvare sulla linea, la sfera torna ancora allo stesso difensore che però stavolta manda alto sulla traversa. Al 36′ solo un autentico miracolo di Rossetti nega la gioia del gol ad un incredulo Rodia. Allo scadere Cellucci, entrato da poco in campo, gira a rete in acrobazia volante, ma è di nuovo strepitoso Rossetti a salvare. L’arbitro assegna quattro minuti di recupero. Al 49′ l’Amiternina suggella la sua indimenticabile giornata segnando il raddoppio con Facecchia bravo ad eludere Alonzi in disperata uscita e a depositare in rete. Al fischio finale sono dunque i giallorossi a festeggiare la vittoria e ad alzare la Coppa al cielo.
TABELLINO
Chieti F.C. – Amiternina 0-2
Chieti F.C.: Alonzi, Ricci, Scutti (41’st Cellucci), Miccichè, Marfisi, Toro (13’st Rodia), Farindolini, Delgado , Morales (29’st Calvarese), Ronzino, Di Ciccio. A disp. Salvatore, Di Natale, Di Lallo, Di Marco, Checchia, Pacella. All.: Alessandro Lucarelli
Amiternina : Rossetti, Romano, Felli, Tuzi (45’st Marchetti), Carbone, Angelone (41’ Di Lillo), Fantauzzi (41’ Alfonsi), Di Alessandro, Santirocco, (32’st Di Menico), Facecchia, Tinari. A disp. Ludovsi, Fischione, Rosati, Pezzotti, De Michele. All.: Vincenzino Angelone
Arbitro: Claudia Di Sante Marolli di Pescara
Assistenti: Giuseppe Bosco di Lanciano e Alessandro Pennese di Pescara
Ammoniti: Di Ciccio, Delgado, Marfisi, Romano, Carbone, Tuzi
Reti: 5’ pt Di Alessandro, 49’st Facecchia
INTERVISTE POST PARTITA:
Domenico Di Alessandro, centrocampista dell’Amiternina: “Per me è stato il primo gol in stagione dunque doppiamente importante perché è arrivato proprio nella finale. Speriamo di risalire in classifica in campionato, da gennaio è cambiato qualcosa e questo mi lascia ben sperare. È stata una soddisfazione enorme vincere questa partita. Sapevamo che sarebbe stata dura, l’abbiamo sbloccata subito e l’abbiamo portata a casa. Nel primo tempo avevamo preparato bene con il 3-5-2, poi abbiamo cambiato perché non riuscivamo bene a coprire. Nel secondo siamo anche un po’ calati fisicamente, stiamo giocando ogni tre giorni e non siamo abituati. Ora però spazio ai festeggiamenti!”.
Vincenzino Angelone, allenatore dell’Amiternina: “Il primo tempo avevo portato la gara sul 3-5-2 per prendere le loro mezzali che si alzavano quindi abbiamo chiuso gli spazi. Due infortuni ci hanno costretti a cambiare modulo e abbiamo sofferto all’inizio. Nel secondo tempo siamo rientrati con idee diverse abbassando il baricentro perché il Chieti ha iniziato a spingere con maggiore velocità ed intensità. Siamo stati bravi a rimanere ordinati e, nelle volte in cui sono stati pericolosi loro, è stata brava la mia difesa a metterci una pezza ed il mio portiere è stato strepitoso in due occasioni. Noi giochiamo sempre con cinque o sei fuoriquota: per me un ’98 o ’99 non è però un fuoriquota perché a vent’anni uno può affrontare queste categorie. È una politica della società lavorare coi ragazzi: ha un buon settore giovanile dal quale ogni anno riusciamo a prendere due o tre elementi portandoli in prima squadra. È sempre difficile salvarci, ci riusciamo ogni anno e speriamo di farlo anche a fine stagione. Dobbiamo andare avanti per la nostra strada facendo crescere i nostri giovani. La dedica di questa vittoria va ai ragazzi che se la sono meritata tutta”.
Alessandro Lucarelli, allenatore del Chieti F.C.: “La partita di domenica scorsa forse può avere influito. È successa la stessa cosa: siamo andati in svantaggio subito, in realtà abbiamo buttato un tempo. Nella seconda frazione di gioco ci abbiamo provato, ma avremmo potuto disputare questa partita anche per due giorni e forse non avremmo segnato. Si deve dire però che l’approccio non è stato quello giusto e alla fine quando tu vuoi ottenere qualcosa per forza ci può stare che la palla non entri, è il bello del calcio o meglio è il bello per chi vince e il brutto per chi perde. Bisogna accettare questa sconfitta in maniera matura, essere dispiaciuti, ma lavorare soprattutto sugli errori commessi per non rifarli e ripartire immediatamente in vista della prossima partita di domenica perché dobbiamo dare subito un segnale di ripresa. Penso che l’entusiasmo che si è ricreato intorno alla squadra sia giusto: i tifosi e la società devono avere questo atteggiamento vista la tanta gente che è tornata allo stadio. Ciò che mi dispiace maggiormente è proprio il fatto che i tifosi avrebbero potuto assistere a qualcosa di più positivo. Dobbiamo ripartire per centrare gli obiettivi che ci siamo prefissi: questa sconfitta deve servire da sprono, si deve metabolizzare e razionalizzare in brevissimo tempo. Il gol subito a freddo ha cambiato l’inerzia della partita: si è creata la stessa situazione di domenica scorsa, ma l’esperienza fatta dall’Amiternina secondo me è stata determinante almeno nel primo tempo nel quale loro sono stati più attenti e aggressivi e non ci hanno permesso di fare il nostro gioco. Nel secondo noi siamo venuti fuori con la voglia di segnare e magari andare a vincere, loro si sono difesi. In una ripartenza è arrivato il 2-0 che per noi è una beffa. Ora come ho già detto dobbiamo guardare oltre e lasciarci alle spalle questa sconfitta. Personalmente mi dispiace aver perso perché il popolo neroverde si era mosso in massa ed è stato uno spettacolo, dobbiamo essere bravi ora a non deluderli più”.