Il noto penalista é scomparso nel pomeriggio all’età di 95 anni. La sua vita fuori dal comune era stata celebrata in un racconto musicato
L’AQUILA – Cordoglio a L’Aquila per la scomparsa, avvenuta nel primo pomeriggio di oggi, all’età di 95 anni, dell’avvocato Attilio Cecchini, storica figura nel foro dell’Aquila e punto di riferimento sociale e culturale del capoluogo
L’avv. Cecchini, che ha esercitato fino allo scorso anno, prima della pandemia, non era soltanto un noto penalista, ma è anche colui che nel 1950 aveva lasciato la sua città per inseguire un sogno di libertà: con l’amico fraterno Gaetano Bafile aveva inizia a Caracas una avventura giornalistica a difesa dei nostri bistrattati connazionali emigrati in Venezuela, partiti alla ricerca di un “falso Eldorado”. Il suo era stato un impegno civile celebrato anche dal Premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcìa Marquez, in un capitolo del libro “Un giornalista felice e sconosciuto”.
Negli anni Novanta Cecchini aveva accettato l’incarico di patrocinante, a titolo gratuito e autotassandosi, di Michele Perruzza, il muratore di Case Castella di Balsorano condannato all’ergastolo per un reato turpe, l’uccisione della nipotina Cristina Capoccitti.
La sua vita fuori dal comune, all’inizio del 2020, era stata celebrata con un racconto musicato, grazie al contributo della Fondazione Carispaq, col patrocinio del Comune di Sulmona e la collaborazione dell’associazione peligna “Inner Wheel“.