Notizie del 16 ottobre sul Covid-19 in Abruzzo, bollettino: salgono a 167 (+8) i ricoverati, 11 (+1) in terapia intensiva
REGIONE – Venerdì 16 ottobre 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 15 ottobre parlava di 203 nuovi casi (di età compresa tra 7 mesi e 101 anni). Dei nuovi casi, 83 erano riferiti ad un unico focolaio in una struttura per anziani della provincia dell’Aquila. Si tratta del numero più alto da inizio epidemia. Il bilancio dei pazienti deceduti registrava 2 nuovi casi e sale a 491 (si tratta di una 81enne e di una 57enne della provincia di Chieti). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3164 dimessi/guariti (+8 rispetto a ieri, di cui 28 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 3136 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) erano 1993 (+192 rispetto a ieri). 159 pazienti erano ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 10 (-5 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1824 (+192 rispetto a ieri) erano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
BOLLETTINO CORONAVIRUS IN ABRUZZO, I DATI DEL 16 OTTOBRE 2020
Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 5825 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.
Rispetto a ieri si registrano 178 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 92 anni). Dei nuovi casi, 86 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti.
*(il totale risulta inferiore di una unità perché è stato sottratto un caso, comunicato nei giorni scorsi, risultato in carico ad altra Regione)
I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 27, di cui 17 in provincia dell’Aquila, 5 in provincia di Pescara, 2 in provincia di Chieti e 3 in provincia di Teramo.
Il bilancio dei pazienti deceduti resta fermo a 491.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3174 dimessi/guariti (+10 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 2160 (+167 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 237943 test (+3668 rispetto a ieri).
167 pazienti (+8 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 11 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 1972 (+148 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 1172 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+89 rispetto a ieri), 1290 in provincia di Chieti (+32), 2142 in provincia di Pescara (+15), 1131 in provincia di Teramo (+36), 43 fuori regione (-1) e 47 (+6) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
AGGIORNAMENTI NEWS
Il bollettino del 15 ottobre 2020 parlava di 8.804 nuovi casi 5.796 ricoverati, 586 quelli in terapia intensiva; 83 decessi.
Scrive su Facebook il Professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infattive: “Ora che qualcuno ci ha detto che avremo un lockdown totale a Natale, vi sentite meglio? Qualcuno pensa che generare panico e paura serva a invertire l’andamento dei contagi. Io non credo sia la giusta strategia. L’andamento dei contagi si può ancora invertire rispettando le regole e pensando che ognuno di noi deve fare la sua parte. Tutti siamo importanti. Ricordatevelo sempre. Soprattutto quando dovete mettervi la mascherina, quando dovete distanziarvi, quando dovete lavarvi le mani, quando dovete vaccinarvi, quando dovete stare a casa se non state bene e quando non dovete venire al pronto soccorso se non state male. Solo così ce la faremo. Tutti insieme senza eccezioni”.
“Per contenere la seconda ondata dell’epidemia da Covid-19 c’è bisogno del contributo di tutti. Rispettiamo le nuove disposizioni, seguiamo le raccomandazioni, facciamo del bene al nostro Paese”, scrive sui social il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Avvalendosi della facoltà di adottare provvedimenti che contengano misure più restrittive di quelle previste dal Governo, il Presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, ha istituito una zona rossa per i Comuni di Verrayes, Saint-Denis e Chambave, a seguito delle indicazioni sanitarie ed epidemiologiche che riportano un indice Rtal di sopra della soglia di allerta. “L’ordinanza di chiusura consentirà di evitare un’ulteriore espansione del contagio e l’esecuzione di tamponi a tutta la popolazione, a eccezione dei bambini in età pediatrica, in modo da definire i livelli di contagio e le prossime azioni da intraprendere”.
Nella nuova ordinanza firmata dal Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si vietano le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente. Sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi. Gli Enti dovranno differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza. A tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21; resta consentito l’asporto.
Il Comune di Bergamo ha deciso per la chiusura dei locali e dei ristoranti alle 24, il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche dalle 24 anche per esercizi commerciali, medie strutture di vendita e distributori automatici con il divieto di consumo di bevande di qualunque genere su aree pubbliche dalle 21 alle 6. A Firenze vietata la vendita nei negozi di alimentari nell’area Unesco dalla mezzanotte alle 6; chiusura anticipata alle ore 20 nel quartiere di Santo Spirito. Obbligo, all’interno del centro Unesco, di indossare la mascherina il venerdì e in sabato dalle 19 alle 6 del giorno successivo e comunque su tutto il territorio comunale senza limitazioni di orario quando è impossibile garantire l’isolamento continuativo da persone non conviventi. Il Sindaco di Palermo ha vietato la vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione dalle ore 21 alle ore 6 del giorno successivo da parte degli esercizi commerciali di vicinato, delle medie strutture di vendita e dei distributori automatici di bevande.