REGIONE – Mercoledì 26 agosto 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 25 agosto parlava di 10 nuovi casi. 33 pazienti erano ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 1 in terapia intensiva, mentre gli altri 308 erano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nel numero dei casi positivi erano compresi anche 472 pazienti deceduti; 2848 dimessi/guariti. I positivi erano 342.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 3687 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.
Rispetto a ieri si registrano 26 nuovi casi* (di età compresa tra 11 e 84 anni), mentre il numero dei pazienti deceduti resta fermo a 472.
*(dal totale complessivo è stato sottratto un caso, risultato già in carico ad altra Regione)
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 2849 dimessi/guariti (+1 rispetto a ieri, di cui 12 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2837 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 366 (+24 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 150149 test.
34 pazienti (+1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 1 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 331 (+23 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 366 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+16 rispetto a ieri), 902 in provincia di Chieti (+2), 1680 in provincia di Pescara (+4), 704 in provincia di Teramo (+2), 31 fuori regione e 4 (+1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Secondo il Ministero della Salute i nuovi casi erano 878 e 4 i decessi. 1.058 le persone ricoverate, 66 quelle in terapia intensiva, 18.590 quelle in isolamento domiciliare.
“Mancano 20 giorni all’inizio della scuola e ancora si naviga nel buio dell’inconcludenza di questo Governo, che ha avuto mesi per decidere per poi ritrovarsi all’ultimo senza soluzioni -scrive su Facebook il Governatore della Liguria Giovanni Toti– Risposte chiare e immediate. È quello che le Regioni, compatte come sempre sui temi che riguardano la vita delle persone, chiedono all’esecutivo per la riapertura delle scuole. Le famiglie, il personale scolastico e i nostri bambini e ragazzi meritano di sapere e di riprendere l’anno scolastico. Ecco cosa chiederemo domani al Governo in un incontro richiesto dai Presidenti.
– i tempi dell’assegnazione del personale aggiuntivo (docenti e Ata) di cui ci è stato assicurato il raddoppio
– i tempi di consegna dei banchi monoposto e delle mascherine (che serviranno comunque per le situazioni in movimento degli alunni)
– noi diciamo no all’uso della mascherina durante la lezione ma il Governo dovrà esprimersi in via definitiva e non l’ha ancora fatto
– sciogliere il nodo del trasporto scolastico per il quale non esiste ancora una proposta concreta: l’esecutivo non vuole derogare al distanziamento del metro con mascherina sui mezzi pubblici ma non è in grado di fornire le “pareti divisorie” prima di tre mesi. Non solo. Anche la flessibilità oraria la lascia tutta sulle spalle dei presidi senza capire che comunque non è risolutiva. Questo scarica barile è inaccettabile, dalle Regioni c’è tutta la collaborazione possibile ma serve chiarezza e una certezza da convididere: le scuole devono riaprire”.
Scrive su Facebook il Professor Matteo Bassetti, Direttore del reparto Malattie Infettive del Policlinico di Genova: “Nel documento di dice chiaramente (e lo traduco per chi non conoscesse l’inglese) citando articoli scientifici pubblicati, che la mascherina chirurgica può causare ai bambini sulla base di esperienze di utilizzo: senso di calore, irritazione, difficoltà respiratorie, fastidio, difficoltà di concentrazione, distrazione e bassa accettazione della maschera stessa. Inoltre l’efficacia delle stesse non è stata dimostrata durante il gioco e le attività fisiche. Inoltre anche negli adulti la maschera chirurgica ha ridotto la capacità cardio-polmonare durante gli sforzi (non fanno uno sforzo i nostri ragazzi durante le interrogazioni?)”
Tra le misure indicate dal Ministero dei Trasporti in vista de riavvio dell’anno scolastico la misurazione della febbre a casa degli studenti prima della salita sul mezzo di trasporto e il divieto di far salire sul mezzo di trasporto per raggiungere la scuola gli studenti in caso di febbre o nel caso in cui gli stessi siano stati a contatto con persone affette Covid-19.
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