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Coronavirus in Abruzzo, i dati del 26 ottobre: +348 nuovi positivi

da Marina Denegri

covid19 lunedì

Notizie del 26 ottobre sul Covid-19 in Abruzzo, bollettino e dati: salgono a 249 (+4) i ricoverati, 21 (+3) in terapia intensiva

REGIONE – Lunedì 26 ottobre 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. L’ultimo bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 23 ottobre parlava di 234 nuovi casi (di età compresa tra 2 e 90 anni).  Dei nuovi casi, 114 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti. Il bilancio dei pazienti deceduti registrava nuovi casi e saliva a 503. Nel numero dei casi positivi erano compresi anche 3293 dimessi/guariti  Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) erano 3529. 228 pazienti erano ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 16  in terapia intensiva, mentre gli altri 3285 erano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

In Abruzzo si registrano 368 nuovi positivi su 3368 tamponi analizzati. 108 sono relativi alla Provincia dell’Aquila, 149 a quella di Teramo, 52 a quella di Pescara, 30 quella di Chieti, 2 fuori Regione e 27 sulla cui provenienza sono corso delle verifiche. Undici i decessi. I ricoverati in malattie infettive sono 245 (+17),  in terapia intensiva 18. Gli attualmente positivi sono 4085 (+243).

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

BOLLETTINO CORONAVIRUS IN ABRUZZO, I DATI DEL 26 OTTOBRE 2020

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 8414 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.

Rispetto a ieri si registrano 348 nuovi casi (di età compresa tra 3 mesi e 96 anni).  Dei nuovi casi, 149 sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti.

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 53, di cui 22 in provincia dell’Aquila, 8 in provincia di Pescara, 7 in provincia di Chieti e 15 in provincia di Teramo.

*(il totale risulta inferiore di 2 unità, perché sono stati sottratti casi risultati duplicati o in carico ad altra Regione)

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 10 nuovi casi e sale a 524 (di età compresa tra 66 e 93 anni, 3 residenti in provincia dell’Aquila, 2 in provincia di Chieti, 1 in provincia di Pescara, 1 in provincia di Teramo e 3 fuori regione).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3537 dimessi/guariti (+68 rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 4363 (+278 rispetto a ieri).

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 270057 test (+3204 rispetto a ieri).

249 pazienti (+4 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 21 (+3 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 4083 (+261 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 2215 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+190 rispetto a ieri), 1647 in provincia di Chieti (+66), 2493 in provincia di Pescara (+42), 1927 in provincia di Teramo (+74), 56 fuori regione (invariato) e 76 (-26) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

AGGIORNAMENTO NEWS

Il bollettino del 25 ottobre 2020 parlava di 21.273 nuovi casi 12.006 ricoverati, 1.208 quelli in terapia intensiva; 128 decessi.

Il Premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm, in vigore dal 26 ottobre fino al 24 novembre. Stop alle 18 per le consumazioni in bar e ristoranti, che resteranno aperti la domenica e i festivi, sempre fino alle 18. Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) durante la settimana resteranno aperte dalle 5 fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonchè fino alle 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

I centri commerciali resteranno aperti nel weekend e la Didattica a distanza per le scuole superiori è prevista almeno al 75 per cento. Si potranno  svolgere i concorsi pubblici e privati e c’è apertura ad una stretta anche sui trasporti con decreto però del ministro competente. Altra precisazione: nella nuova versione del Dpcm non c’è la chiusura dei confini regionali.

Chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Possono essere “utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni”.

Il Dpcm “raccomanda fortemente” di “non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Il Premier Giuseppe Conte, nella conferenza stampa in cui ha illustrato il DPCM, ha dichiarato che si stanno prendendo questi provvedimenti oggi per riuscire a tornare ad avere una situazione sotto controllo fra qualche settimana. I conti si faranno alla fine, ma ce la faremo anche questa volta. Si riuscirà a venire a capo anche di questa seconda ondata, anche per passare un Natale più sereno.

Forte la reazione dell’opposizione. Scrive su Facebook Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “A maggio il governo ha imposto alle categorie produttive dei protocolli di sicurezza per ripartire, gli imprenditori hanno investito soldi e hanno anche rinunciato ai guadagni per adeguarsi. Ora lo stesso governo chiude piscine, palestre, cinema e teatri e impone a bar e ristoranti di abbassare la serranda alle 18. Qui non si tratta soltanto di ristorare tutti gli esercizi che vengono ingiustamente penalizzati, ora Conte ha il dovere di chiedere scusa e risarcirli di tutte le spese che hanno sostenuto, fino all’ultimo centesimo”.

Di risarcimenti parla anche a TG4 Antonio Tajani, vice Presidente di Forza Italia, il quale, sottolineando che siamo davanti a una situazione molto complicata dal punto di vista economico e sanitario, ha dichiarato che Bisogna risarcire le diverse categorie economiche. “Si chieda il Mes, sono risorse per 37-38 miliardi che potranno essere utilizzati”.

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