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Coronavirus in Abruzzo, i dati del 31 ottobre: +450 nuovi positivi

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Notizie del 31 ottobre sul Covid-19 in Abruzzo, i dati: salgono a 371 (+16) i ricoverati, 29 (+2) in terapia intensiva

REGIONE – Sabato 31 ottobre prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. L’ultimo bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 30 ottobre si registravano 428 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 96 anni). Il bilancio dei pazienti deceduti registrava 2 nuovi casi e sale a 542 (si tratta di un 71enne della provincia di Teramo e di una 83enne della provincia dell’Aquila). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3764 dimessi/guariti (+74 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) erano 5796. 355 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva27 in terapia intensiva, mentre gli altri 5414  sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Il prossimo report sarà emanato lunedì 2 novembre.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

DATI DEL 31 OTTOBRE 2020 IN ABRUZZO

In Abruzzo si registrano 450 nuovi positivi su 3887 tamponi analizzati. 171 sono relativi alla Provincia dell’Aquila, 137 a quella di Teramo, 59 a quella di Pescara, 93 quella di Chieti. Otto decessi. I ricoverati in malattie infettive sono 371 (+16),  in terapia intensiva 29 (+2). Gli attualmente positivi sono 6203 (+407). Il totale risulta superiore di 10 unità per residenze che non erano state inserite precedentemente.

AGGIORNAMENTI NEWS

Il bollettino del 30 ottobre 2020 parlava di 31.084 nuovi casi 18.740 ricoverati, 1.746 quelli in terapia intensiva; 199 decessi.

L’ultimo rapporto settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità (Iss) rileva un rapido peggioramento tra il 19 e il 25 ottobre 2020. In alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. La situazione é molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane”.

L’indice di trasmissibilità nazionale Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Erano 11 le Regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARS-CoV-2: l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d’Aosta e il Veneto. Ministero della salute e Iss precisano che 5 tra queste 11 Regioni sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale, “ma il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione”. Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell’Rt 2, sono rispettivamente a 2.16 e 2.09. La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d’Aosta vicina al 2 (1.96). In altre 10 regioni italiane l’Rt ha superato la soglia dell’1.5. Mentre in Campania l’Rt è poco al di sotto dell’1.5, a 1.49. Hanno superato la soglia dell’Rt 1.5 la Calabria (1.66) l’Emilia Romagna (1.63), il Friuli Venezia Giulia (1.5), il Lazio (1.51), la Liguria (1.54), il Molise (1.86), la Provincia Autonoma di Trento Rt (1.5) la Puglia (1.65), l’Umbria (1.67) e la Valle d’Aosta (1.89).

Il ministero della Salute e Iss ribadiscono che è fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. È obbligatorio, inoltre, adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha commentato dicendo che non ci sono buone notizie, perché si é passati in due giorni da 26.831 a 31mila.La percentuale dei positivi sui tamponi effettuati supera il 10% e non è un buon indicatore. Indica che l’epidemia galoppa, che il virus circola in maniera abbastanza veloce.

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato che gli effetti delle misure adottate si vedranno a partire dalla fine della prossima settimana. Nel frattempo, però, si possono e si debbono inserire ulteriori misure che possono essere e a livello nazionale e a livello locale.

Pubblicato da
Marina Denegri

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