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Coronavirus in Abruzzo, gli aggiornamenti del 5 agosto: +19 nuovi casi

da Marina Denegri

coronavirus mercoledì

Notizie del 5 agosto sul Covid-19 in Abruzzo e dati e bollettino: salgono a 19 i pazienti ricoverati in ospedale, 1 in terapia intensiva

REGIONE – Mercoledì 5 agosto 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 4 agosto parlava di 3 nuovi casi. 18 pazienti erano ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 1 in terapia intensiva, mentre gli altri 106 erano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nel numero dei casi positivi erano compresi anche 472 pazienti deceduti; 2804 dimessi/guariti. I positivi erano 124

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

BOLLETTINO CORONAVIRUS IN ABRUZZO, I DATI DEL 5 AGOSTO 2020

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 3420 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, dall’Università di Chieti e dal laboratorio dell’ospedale dell’Aquila.

Rispetto a ieri si registrano 19 nuovi casi (di cui 16 riferiti al focolaio reso noto ieri pomeriggio).

19 pazienti (+1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 1 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 120 (+14 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 472 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri); 2808 dimessi/guariti (+4 rispetto a ieri, di cui 10 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2798 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 140, con un aumento di 15 unità rispetto a ieri.

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 132316 test.

Del totale dei casi positivi, 260 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila, 845 in provincia di Chieti (+1 rispetto a ieri), 1631 in provincia di Pescara (+2 rispetto a ieri), 641 in provincia di Teramo, 27 fuori regione e 16 per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

AGGIORNAMENTO NEWS

Secondo il Ministero della Salute i nuovi casi erano 239;  i decessi 8. Le persone ancora positive al Coronavirus erano 12.546. Di queste i soggetti ricoverati in terapia intensiva erano 42, 708 quelli ricoverati con sintomi, 11.706 quelli in isolamento domiciliare.

I NUMERI REGIONE PER REGIONE

Secondo il Ministero della Salute i nuovi casi erano 239;  i decessi 8. Le persone ancora positive al Coronavirus erano 12.546. Di queste i soggetti ricoverati in terapia intensiva erano 42, 708 quelli ricoverati con sintomi, 11.706 quelli in isolamento domiciliare.

Il Professor Matteo Bassetti, Direttore del Reparto Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova sottolinea come recenti studi abbiano confermato una previsione che lui stesso fece a inizio epidemia. “Ricordate a febbraio quando dissi ( e non ho mai cambiato idea) che l’infezione da SarsCoV-2 aveva alta contagiosità, ma bassa letalità? –scrive su Facebook- Che era più simile, come letalità alla pandemica suina del 2009 che non alla peste? Qualcuno (ignorante e in malafede) ha scritto che quel post (su cui affermavo queste cose) fosse stato cancellato e invece si trova ancora sulla mia pagina. Quelle cose che ho detto a febbraio 2020 si stanno dimostrando corrette e vere. Infatti secondo i risultati dello studio sierologico condotto da Ministero della Salute e Istat, il 2.5% della popolazione italiana ha contratto l’infezione da SarsCoV-2 e ha gli anticorpi. Ci sono alcuni vizi statistici su questo studio come il fatto di non aver raggiunto l’obbiettivo che era di 150.000 persone, oltre al fatto che c’è probabilmente un’ampia fetta di popolazione che, pur non avendo anticorpi misurabili nel siero, è ugualmente venuta in contatto con il virus. Analizzando quindi questi dati ministeriali parziali si desume che in Italia ci siano stati circa 1.5 milioni di infettati e che la letalità (assumendo che i 35000 decessi siano tutti certamente sostenuti da COVID-19) è intorno al 2%. Alla fine probabilmente con dati più adeguati e meglio raccolti sarà intorno allo 0.7-1%. Cosa avevo detto a febbraio insieme ad altri illuminati colleghi? Letalità tra l’1 e il 2%”.

più prudente il Professor Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano e past president della Societa’ italiana di Malattie Infettive (Simit), il quale ha dichiarato che una seconda ondata nel nostro Paese potrebbe diventare probabile nel momento in cui si evidenziasse una incapacità in termini di individuazione dei nuovi focolai e di mantenimento delle misure prudenziali adottate.

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