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Coronavirus in Abruzzo, gli aggiornamenti del 5 ottobre: +30 nuovi casi

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Notizie del 5 ottobre sul Covid-19 in Abruzzo, bollettino e dati del giorno: salgono a 72 i ricoverati, 7 (+1) in terapia intensiva

REGIONE – Lunedì 5 ottobre 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale del 2 ottobre parlava di 49 nuovi positivi, 58 ricoverati, 6 in terapia intensiva, mentre gli altri 874 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.  938 positivi, 481 i deceduti. 3079 guariti/dimessi.

Il 4 ottobre in Abruzzo si registravano 37 nuovi positivi su 2342 tamponi analizzati. 4 sono relativi alla Provincia dell’Aquila, 4 a quella di Teramo, 17 a quella di Pescara, 8 quella di Chieti e 4 sulla cui provenienza sono corso delle verifiche. Nessun decesso. I ricoverati in malattie infettive erano 70 (+4),  in terapia intensiva 6. Gli attualmente positivi erano 993 (+31).

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

BOLLETTINO CORONAVIRUS IN ABRUZZO, I DATI DEL 5 OTTOBRE 2020

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 4607 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.

Rispetto a ieri si registrano 30 nuovi casi (di età compresa tra 10 e 87 anni). Il bilancio dei pazienti deceduti registra nuovo caso e sale a 482 (si tratta di una 97enne della provincia di Pescara).

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3108 dimessi/guariti (+7 rispetto a ieri, di cui 16 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 3092 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 1017 (+24 rispetto a ieri).

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 209580 test (+1244 rispetto a ieri).

72 pazienti (+2 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 7 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 938 (+19 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 671 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+10 rispetto a ieri), 1092 in provincia di Chieti (+3), 1947 in provincia di Pescara (+4), 853 in provincia di Teramo (+12), 37 fuori regione (invariato) e 7 (+3) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

AGGIORNAMENTO NEWS

Il bollettino del 4 ottobre 2020 parlava di 2.578  nuovi casi 3.287 ricoverati, 303 quelli in terapia intensiva; 18 decessi.

Il presidente del Consiglio Superiore di Sanita’, Professor Franco Locatelli, in una intervista rilasciata  all’Eco di Bergamo, ha voluto rassicurare tutti dicendo che al momento non ci sono minimamente le condizioni per ipotizzare un lockdown totale. Il Paese é preparato sotto tantissimi punti di vista ed é preso a modello in tutta Europa. Si é detto orientato sull’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.

Il Ministero dell’Interno ha indirizzato una circolare ai Prefetti di tutti i territori nazionali, con lo scopo di adottare tutte le iniziative di propria competenza per limitare il rischio del contagio. Incentivato l’“impegno delle Forze di polizia nell’assicurare il rispetto delle disposizioni anti-Covid», consentendo l’opzione di «controlli mirati in relazione ai luoghi urbani e alle fasce orarie di maggiore affollamento”. E ancora : “Le attività di controllo potranno essere modulate con l’eventuale ausilio del personale militare appartenente al dispositivo Strade Sicure”.

Se in questi giorni l’Rt dovesse salire, il Dpcm del prossimo 7 ottobre potrebbe suggerire per alcuni territori ill limite orario per ristoranti e pub allo scopo di limitare il rischio di assembramento nei luoghi e nelle fasce orarie a più alta frequentazione. L’opzione di applicare  la misura potrebbe essere demandata alle Regioni.

Possibile che venga inserito il limite di 200 persone negli spazi chiusi di mille persone per gli eventi all’aperto: le Regioni vorrebberi, invece, aumentare la capienza.

Pubblicato da
Marina Denegri

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