Notizie del 13 aprile sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del bollettino: sono 553 (-16) i ricoverati, 59 (-5) in terapia intensiva e 21 decessi
REGIONE – Martedì 13 aprile 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 90 nuovi positivi e 3 deceduti, 55.433 guariti, 10.410 attualmente positivi, 569 ricoverati in area medica, 64 ricoverati in terapia intensiva, 9.777 in isolamento domiciliare.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
I DATI DEL BOLLETTINO DEL 13 APRILE 2021
Nelle prime ore del pomeriggio disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 68265 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 174 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 94 anni).
I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 33, di cui 18 in provincia dell’Aquila, 10 in provincia di Teramo e 5 in provincia di Chieti. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 21 nuovi casi e sale a 2269 (di età compresa tra 60 e 102 anni, 6 in provincia di Chieti, 6 in provincia di Pescara, 4 in provincia di Teramo e 5 in provincia dell’Aquila). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 55735 dimessi/guariti (+302 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 10261 (-149 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 940778 tamponi molecolari (+3238 rispetto a ieri) e 372875 test antigenici (+1987 rispetto a ieri). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari al 3.3 per cento.
553 pazienti (-16 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 59 (-5 rispetto a ieri con 6 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9649 (-128 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 16901 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+89 rispetto a ieri), 17482 in provincia di Chieti (+13), 17446 in provincia di Pescara (+6), 15698 in provincia di Teramo (+54), 549 fuori regione (+6) e 189 (+6) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS DEL GIORNO
Da ieri l’Abruzzo é in zona arancione salvo i seguenti Comuni che sono in zona rossa: Martinsicuro, Colonnella Nereto, Avezzano, Celano, Pescina, Cerchio, Carsoli, Corfinio, Oricola, Pereto, Rocca di Botte, Sante Marie, Tagliacozzo, Cappadocia, Magliano dei Marsi, Scurcola Marsicana, Castellafiume, Capistrello, Canistro, Civitella Roveto, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Balsorano, Civita d’Antino, Luco dei Marsi, Trasacco, Aielli, Barisciano, Poggio Picenze, Fossa, Ocre, Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, San Demetrio ne’ Vestini, Fagnano Alto, Prata d’Ansidonia, San Pio delle Camere, Caporciano, Navelli e Collepietro.
“Non possiamo vanificare due mesi di sacrifici e sofferenze. I dati della provincia aquilana sono preoccupanti e giustificano ampiamente le misure restrittive entrate in vigore” E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio. “Come ogni venerdì, l’unità di crisi ha lungamente valutato i dati epidemiologici, e nel tardo pomeriggio sono state assunte le decisioni poi formalizzate nella consueta Ordinanza. Dispiace che alcuni sindaci, sugli oltre 40 interessati, abbiano ricevuto la comunicazione dalla mia segreteria o dalla Asl qualche minuto dopo aver raccolto la notizia dai telegiornali. Può essere dipeso dalla numerosità dei comuni coinvolti e dall’ampiezza dell’area sottoposta alla zona rossa; tuttavia, la decorrenza a partire da oggi delle misure adottate consente a tutti di avere il tempo necessario ad organizzarsi.
Quanto a chi lamenta misure ‘eccessive’, sottolineo che a partire dal comune più popoloso coinvolto dalle nuove misure, la situazione di criticità e di pericolo era talmente evidente da aver spinto le autorità cittadine ad adottare una misura di chiusura delle scuole, peraltro nemmeno prevista nell’attuale normativa. Come si sa, l’ultimo decreto-legge sottrae a Regioni e comuni il potere di chiudere le scuole, che restano aperte anche nelle zone rosse almeno fino alla prima media. L’unica misura legittima per tenere chiuse le scuole dalla seconda media in su, è quella di adottare la disciplina della zona rossa in ragione del superamento del limite dell’incidenza di 250/100.000 casi settimanali o a causa della presenza di varianti e di diffusione del virus particolarmente significativa e con gravi conseguenze di morbilità e letalità. Esattamente quello che sta accadendo in gran parte della Marsica, della Val Roveto, della Valle Subequana e della Piana di Navelli.
Una zona dove la pressione sulle strutture ospedaliere è ancora al di sopra delle soglie di allarme, e che difficilmente potrebbe reggere un’ulteriore urto. Nell’ultimo report settimanale, la provincia dell’Aquila ha registrato un’incidenza di 216, nonostante almeno un paio di giorni a cavallo di Pasqua caratterizzati da scarsa attività diagnostica. Vuol dire che il dato ‘reale’ sarebbe stato sicuramente più elevato, molto prossimo se non superiore alle soglie di legge. Anche in questi ultimi due giorni la provincia ha continuato a registrare numeri al limite della soglia. Nell’analisi puntuale del territorio, è emerso che tali casi non siano egualmente diffusi: l’Alto Sangro, la Valle Peligna e del Sagittario, l’Alto Aterno e la città dell’Aquila sono sensibilmente al di sotto della soglia, che al contrario è ampiamente superata nelle aree poi circoscritte e delimitate come zone rosse. In tale quadro, assume scarso rilievo se alcuni comuni inseriti nella zona rossa attualmente registrano pochi casi, vista l’immersione in un contesto di forti e consolidate relazioni e interscambi.
La speranza e l’auspicio è che, con la collaborazione di tutti, a partire dai cittadini responsabili dei comportamenti individuali, si arrivi presto a superare tale situazione di criticità. La Regione ha conosciuto settimane di discesa dell’indice Rt, arrivato a 0,81. Nell’ultima settimana è tornato a salire a 0.89, a causa della sola provincia aquilana, abbondantemente sopra l’1 da almeno due settimane. Se non arrestiamo questa dinamica, come abbiamo fatto per Chieti e Pescara che oggi – non a caso – non conoscono più comuni in zona rossa, rischiamo che tutto l’Abruzzo venga trascinato in arancione o addirittura in rosso. Sarebbe una beffa, visto che questa che inizia è la quarta settimana che la nostra Regione avrebbe registrato dati da zona gialla (abolita per decreto-legge): arrivare al giorno delle riaperture in condizioni da non poterlo fare.
Quanto ai ristori, o sostegni che dir si voglia, mi unisco alla richiesta di famiglie e imprese affinché arrivino dal Governo maggiori e più eque sostanze. L’annuncio di un nuovo scostamento di Bilancio va in questa direzione. Nel frattempo, la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale è pronta a depositare un nuovo disegno di legge per autorizzare la finanziaria regionale a erogare altri 10 milioni di euro alle aziende in difficoltà”.
Intanto domani, per consentire l’uniformità delle procedure di prenotazione sulla piattaforma unica di Poste, già attiva da venerdì scorso, saranno chiuse tutte le altre piattaforme regionali per le manifestazioni di interesse alla vaccinazione anti Covid 19 ancora in funzione sul portale Abruzzo Sanità. Da giovedì, dunque, sarà possibile aderire alla vaccinazione solo attraverso la piattaforma Poste e gli altri canali legati al nuovo sistema, come sportelli Postamat e portalettere.