REGIONE – Martedì 16 febbraio 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 533 nuovi positivi. 12 deceduti per un totale di 1575e 34747 guariti, 11.977 attualmente positivi, 537 ricoverati in area medica, 57 ricoverati in terapia intensiva, 11.383 in isolamento domiciliare.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO
Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 48791 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 493 nuovi casi (di età compresa tra 1 mese e 99 anni).
*(il totale risulta inferiore di 1 unità in quanto è stato sottratto un caso comunicato nei giorni scorsi e risultato duplicato o in carico ad altre Regioni)
I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 92, di cui 1 in provincia dell’Aquila, 64 in provincia di Pescara, 21 in provincia di Chieti e 6 in provincia di Teramo.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 7 nuovi casi e sale a 1582 (di età compresa tra 78 e 98 anni, 2 in provincia di Chieti, 1 in provincia dell’Aquila, e 4 in provincia di Pescara). Del totale dei casi odierni, 2 fanno riferimento a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 34905 dimessi/guariti (+158 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 12304 (+327 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 685912 tamponi molecolari (+5765 rispetto a ieri) e 177086 test antigenici (+4357 rispetto a ieri).
Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 4.9 per cento.
535 pazienti (-2 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 64 (+7 rispetto a ieri con 11 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 11705 (+322 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 12739 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+11 rispetto a ieri), 11683 in provincia di Chieti (+112), 11900 in provincia di Pescara (+329), 11887 in provincia di Teramo (+33), 407 fuori regione (+5) e 175 (+2) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Stop alle lezioni in presenza fino al prossimo 28 febbraio. E’ quanto è scaturito dal tavolo tecnico cui hanno partecipato nel pomeriggio. “La situazione che ci è stata illustrata dai medici è delicatissima – ha detto il sindaco di Pescara Carlo Masci – perché la variante inglese del Covid ci sta colpendo in maniera importante e il mondo della scuola può rappresentare un veicolo importante di espansione sia in entrata che in uscita, nel senso che i bambini possono inconsapevolmente contagiare familiari e anziani o, al contrario, portare il virus a scuola. Dobbiamo provare a fermare la pandemia e questo è il modo di farlo. Ci allineiamo quindi alla “zona rossa” regionale, perché la Asl ci ha chiesto espressamente questa misura, confermando quindi che la decisione assunta prudenzialmente dal Comune di Pescara dieci giorni fa fosse quella giusta, anticipatoria delle indicazioni che oggi ci sono state trasferite. Tanto è vero che i colleghi di Montesilvano, Spoltore e Città Sant’Angelo assumeranno da stasera, a loro volta, analoghi provvedimenti”.
Infatti una impennata di contagi si é registrata nell’area metropolitana di Pescara, che da domenica é zona rossa insieme alla Provincia di Chieti. Fin da quando é apparsa per la prima volta nel Regno Unito, la variante inglese si é contraddistinta per una maggiore trasmissibilità rispetto al virus originario e, come si legge nel rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità, si sospetta inoltre che si possa associare a una maggiore virulenza e possa diventare dominante. Per questo molti esperti stanno auspicando un lockdown duro.
Su tutti Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute, sostiene l’urgenza di cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2 e di istituire un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata. Ricciardi é convinto che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno. Una parte della politica sembra, però, fortemente contraria e tesa a trovare altre soluzioni che contemperino gli interessi economici con la tutela della salute.
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