Notizie sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del 16 settembre: scendono a 110 (-1) i ricoverati, 3 (=) in terapia intensiva e nessun decesso
REGIONE – Venerdì 16 settembre 2022 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 613 nuovi positivi, nessun decesso. Gli attualmente positivi sono 27.735. Di questi, 111 pazienti sono ricoverati in ospedale in area medica; 3 in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
TUTTI I BOLLETTINI DEL CORONAVIRUS ABRUZZO
I DATI DEL GIORNO 16 SETTEMBRE 2022
Sono 562 i casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 548953. Il bilancio dei pazienti deceduti non registra nuovi casi e resta fermo a 3653. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 517589 dimessi/guariti (+586 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 27711 (-24 rispetto a ieri). Di questi, 110 pazienti (-1 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 3 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1004 tamponi molecolari (2470809 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 3201 test antigenici (4305714).
Del totale dei casi positivi, 111272 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+175 rispetto a ieri), 156645 in provincia di Chieti (+130), 128016 in provincia di Pescara (+142), 132055 in provincia di Teramo (+111), 12188 fuori regione (+8) e 8777 (-4) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS
Il Protocollo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in vigore fino al 31 ottobre, “impone ai lavoratori l’utilizzo nei contesti a maggior rischio e, comunque, in tutti gli ambienti di lavoro e in tutte le aree aziendali, senza alcuna esclusione, dove non sia garantito il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro quale misura organizzativa di prevenzione dei contagi e quale obbligo che incombe per tutte le persone che, a qualsiasi titolo, si trovano in tali ambienti o in tali aree (ad es. fornitori, appaltatori, utenti, clienti…..)”. Inoltre “Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, anche sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente”.
Nel protocollo si che «il datore di lavoro stabilisce, sentito il medico competente, specifiche misure prevenzionali e organizzative per i lavoratori fragili”, incluso lo smartworking.
Disposto, inoltre, il controllo della temperatura all’ingresso dei luoghi di lavoro, con conseguente divieto di accedervi con febbre uguale o superiore a 37,5°.
L’obbligo di indossare la mascherina era già stato prorogato fino a settembre sui mezzi di trasporto (tranne i voli), negli ospedali e nelle Rsa, Nei teatri e cinema é raccomandata ma non più obbligatoria.
Decaduto l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che hanno più di 50 anni. Per chi lavora in ambito sanitario l’obbligo rimarrà fino al prossimo 31 dicembre, pena la sospensione dal lavoro.
Fino al prossimo 31 dicembre, il Green Pass dovrà essere esibito soltanto in ospedali e RSA.
Quarta dose vaccino anti Covid
Sono disponibili su tutto il territorio le somministrazioni della quarta dose del vaccino anti Covid, riservata:
- agli over 60 che abbiano ricevuto la terza dose da almeno 120 giorni;
- a coloro che siano guariti dall’infezione da almeno 120 giorni;
- a tutti gli over 12 immunocompromessi per le patologie contenute nella specifica tabella ministeriale.
Ogni Asl appronterà il proprio modello organizzativo e pubblicherà sul proprio sito orari di apertura e indirizzi degli hub attivi. L’accesso sarà libero e senza necessità di prenotazione.
A disposizione dei cittadini, oltre agli hub vaccinali, ci sono anche le farmacie e i medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna vaccinale già nelle precedenti fasi.