REGIONE – Venerdì 22 luglio 2022 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 2.591 nuovi positivi, 3 decessi. Gli attualmente positivi sono 48.802. Di questi, 285 pazienti sono ricoverati in ospedale in area medica; 10 in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
TUTTI I BOLLETTINI DEL CORONAVIRUS ABRUZZO
Sono 2608 i casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza – al netto dei riallineamenti – a 488781.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 5 nuovi casi (di età compresa tra 77 e 92, 1 in provincia dell’Aquila, 2 in provincia di Pescara, 1 in provincia di Chieti, mentre 1 è risalente ai giorni scorsi e comunicato solo oggi dalla Asl) e sale a 3431.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 433643 dimessi/guariti (+1807 rispetto a ieri).
Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 51707 (+793 rispetto a ieri).
Di questi, 266 pazienti (-7 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 11 (+3 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre i restanti sono in isolamento domiciliare.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 1760 tamponi molecolari (2408273 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 9296 test antigenici (4043403).
Del totale dei casi positivi, 100543 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+445 rispetto a ieri), 139821 in provincia di Chieti (+656), 113107 in provincia di Pescara (+749), 118434 in provincia di Teramo (+613), 10108 fuori regione (+47) e 6768 (+95) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Il 75% dei casi é collegato alla variante Omicron BA5, più contagiosa di tutte le altre varianti finora circolate ma meno letale. I sintomi più comuni sono febbre e mal di gola, con interessamento, quindi, soltanto delle vie respiratorie “alte”.
Questa nuova situazione ha indotto il Consiglio dei Ministri ad adottare alcune nuove misure. Il Protocollo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in vigore fino al 31 ottobre, “impone ai lavoratori l’utilizzo nei contesti a maggior rischio e, comunque, in tutti gli ambienti di lavoro e in tutte le aree aziendali, senza alcuna esclusione, dove non sia garantito il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro quale misura organizzativa di prevenzione dei contagi e quale obbligo che incombe per tutte le persone che, a qualsiasi titolo, si trovano in tali ambienti o in tali aree (ad es. fornitori, appaltatori, utenti, clienti…..)”. Inoltre “Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, anche sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi, individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente”.
Nel protocollo si che «il datore di lavoro stabilisce, sentito il medico competente, specifiche misure prevenzionali e organizzative per i lavoratori fragili”, incluso lo smartworking.
Disposto, inoltre, il controllo della temperatura all’ingresso dei luoghi di lavoro, con conseguente divieto di accedervi con febbre uguale o superiore a 37,5°.
L’obbligo di indossare la mascherina era già stato prorogato fino a settembre sui mezzi di trasporto (tranne i voli), negli ospedali e nelle Rsa, Nei teatri e cinema é raccomandata ma non più obbligatoria.
Decaduto l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani che hanno più di 50 anni. Per chi lavora in ambito sanitario l’obbligo rimarrà fino al prossimo 31 dicembre, pena la sospensione dal lavoro.
Fino al prossimo 31 dicembre, il Green Pass dovrà essere esibito soltanto in ospedali e RSA.
Sono disponibili su tutto il territorio le somministrazioni della quarta dose del vaccino anti Covid, riservata:
Ogni Asl appronterà il proprio modello organizzativo e pubblicherà sul proprio sito orari di apertura e indirizzi degli hub attivi. L’accesso sarà libero e senza necessità di prenotazione.
A disposizione dei cittadini, oltre agli hub vaccinali, ci sono anche le farmacie e i medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna vaccinale già nelle precedenti fasi.
Nel caso di criticità che dovessero riscontrarsi per un elevato numero di accessi, l’organizzazione della campagna sarà modificata e potrebbe essere ripristinata la prenotazione sulla piattaforma Poste. Eventuali aggiornamenti saranno comunque tempestivamente comunicati.
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