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Coronavirus in Abruzzo, dati del 24 aprile: +137 nuovi positivi

da Marina Denegri

provette laboratorio sabato

Notizie del 24 aprile sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del bollettino: sono 448 (-9) ricoverati, 43 (-2) in terapia intensiva e 9 decessi

REGIONE – Sabato 24 aprile 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 158 nuovi positivi, 5 deceduti, 58.607 guariti, 9.236 attualmente positivi, 459 ricoverati in area medica, 45 ricoverati in terapia intensiva, 8.732 in isolamento domiciliare.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

I DATI DEL 24 APRILE 2021

Dal primo pomeriggio disponibili i dati aggiornati. Sono 137 nuovi positivi di età compresa tra 4 mesi e 87 anni. Tra questi 31 sono della provincia dell’Aquila, 56 di Chieti, 7 Pescara, 43 Teramo. Sono stati eseguiti 4932 tamponi molecolari e 2826 test antigenici, 9 deceduti (di cui 4 risalenti ai giorni scorsi), 58961 guariti (+354), 9010 attualmente positivi (-226), 448 ricoverati in area medica (-9), 43 ricoverati in terapia intensiva (-2), 8519 in isolamento domiciliare (-213).

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS

Ottime notizie arrivano dalla Cabina di Regia. La settimana scorsa ha visto l’indice RT scendere, assestandosi a 0,84, con un ulteriore alleggerimento per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in ospedale.

“L’Abruzzo torna in zona gialla – ha dichiarato il presidente MarsilioIl numero dei contagiati è in diminuzione, abbiamo la provincia di Pescara che questa settimana ha registrato parametri da zona bianca, essendo sotto i 50 casi ogni centomila abitanti, l’intero Abruzzo è sceso sotto cento. Alcune situazioni continuiamo a monitorarle anche perché con la riapertura delle scuole si sono registrati alcuni focolai. E’ evidente che con la riapertura delle attività all’aperto ci potranno essere maggiori rischi, quindi bisogna sempre tenere alta la guardia e utilizzare tutte le precauzioni con le misure di protezione nella massima serietà.

Restano in zona rossa undici Comuni che registrano una incidenza superiore a 250, escono i centri più importanti della Marsica che dopo il periodo di restrizione hanno registrato la diminuzione dei contagi. Le scuole riapriranno, così come deciso dai dirigenti scolastici in presenza al 70% e al 100% nelle quinte classi dove gli studenti stanno preparandosi agli esami di maturità. La stessa percentuale di presenza a Giulianova, unico Comune in zona rossa dove ci sono istituti superiori.

Di seguito l’elenco completo dei comuni in zona rossa e quelli che escono dalle misure restrittive.

Le province di Chieti e di Pescara non hanno comuni soggetti a restrizioni.

Provincia di L’Aquila: escono dalle restrizioni i comuni di Avezzano, Celano, Carsoli, Magliano dei Marsi, Civitella Roveto, Luco dei Marsi, Ocre, Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, San Demetrio ne’ Vestini, Prata d’Ansidonia, Caporciano, Roccacasale, Collarmele e Navelli. I nuovi Comuni in zona rossa sono Capitignano e Oricola. Restano in zona rossa i Comuni di: Sante Marie, Morino, San Vincenzo Valle Roveto, Barisciano, San Pio delle Camere.

Provincia di Teramo: escono dalle restrizioni i Comuni di Nereto, Campli, Morro d’Oro, Ancarano e Mosciano Sant’Angelo. Rimangono in zona rossa i Comuni di Giulianova, Torricella Sicura e Castellalto a cui si aggiunge il Comune di Martinsicuro

Riaperture

Le zone gialle tornano ad essere sottoposte alle misure per esse previste e a quelle introdotte dal presente decreto. Dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della “certificazione verde”, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa. Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa.

Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, della scuola dell’infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie), e, per almeno il 50 per cento degli studenti, della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.).

Nella zona rossa, l’attività didattica in presenza è garantita fino a un massimo del 75 per cento degli studenti ed è sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone gialla e arancione, l’attività in presenza è garantita ad almeno il 70 per cento degli studenti, fino al 100 per cento. Dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

Dal 26 aprile 2021, nella zona gialla sono consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.

Dal 26 aprile 2021, in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere pre assegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

Ma decorrere dal 1° giugno 2021, in zona gialla, le disposizioni previste per gli spettacoli si applicano anche agli eventi e alle competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso. E’ possibile inoltre, anche prima del 1° giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni, gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico.

Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.

Intanto la Regione ha stanziato altri 600 mila euro per le associazioni e le società sportive dilettantistiche o professionistiche danneggiate dalla crisi derivante dall’emergenza Covid. I destinatari delle misure sono associazioni sportive e società che partecipano a campionati di sport di squadra e di contatto organizzati e gestiti dalle rispettive federazioni nazionali del Coni o del Cip, il Comitato italiano paralimpico. Una misura destinata alle compagini di più alto livello che costrette a sostenere ingenti esborsi che non vengono compensati dagli incassi derivanti dalla partecipazione del pubblico di norma pagante, oggi vietato, e dalle sponsorizzazioni, che in virtù della crisi pandemica hanno avuto una ovvia notevole contrazione. Si tratta di un contributo fisso, calcolato proporzionalmente alla dimensione degli impianti sportivi (stadi o palazzetti che siano) dove vengono disputate le gare delle rispettive squadre, assegnato a tutti richiedenti: si va 2.500 euro per impianti fino a 500 spettatori per arrivare a 15 mila euro per quelli superiori a 10 mila.

Vaccini

“Per quanto riguarda i vaccini – ha detto il presidente Marsiliovanno incrementate le somministrazioni e per questo motivo le Asl di Pescara e dell’Aquila stanno organizzando a partire dalla giornata di domenica punti vaccinali dove i cittadini sopra i 60 anni potranno recarsi senza appuntamento per ricevere una dose di Astra Zeneca. E proprio su questo vaccino faccio di nuovo l’appello perché questo timore che ha portato a molte rinunce è del tutto ingiustificato e si rischia di azzoppare una campagna vaccinale che è l’unica vera arma per combattere il virus e mettere in sicurezza il territorio e i cittadini”.

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