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Coronavirus in Abruzzo, dati del 25 marzo: +310 nuovi positivi

da Marina Denegri

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Notizie del 25 marzo sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del bollettino: sono 621 (-14) i ricoverati, 79 (-3) in terapia intensiva e 15 decessi

REGIONE – Giovedì 25 marzo 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 329 nuovi positivi, 11 deceduti, 50.528 guariti, 10.651 attualmente positivi, 657 ricoverati in area medica, 87 ricoverati in terapia intensiva, 9.934 in isolamento domiciliare.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

BOLLETTINO DEL 25 MARZO 2021 IN ABRUZZO

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 63541 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 310 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 95 anni).

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 53, di cui 18 in provincia dell’Aquila, 3 in provincia di Pescara, 16 in provincia di Chieti e 16 in provincia di Teramo.  Il bilancio dei pazienti deceduti registra 15 nuovi casi e sale a 2067 (di età compresa tra 39 e 93 anni, 2 in provincia di Chieti, 1 in provincia dell’Aquila, 1 in provincia di Teramo e 11 in provincia di Pescara). Del totale odierno, 6 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni e comunicati solo oggi dalle Asl.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 50987 dimessi/guariti (+459 rispetto a ieri).  Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 10487 (-164 rispetto a ieri). 

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 865675 tamponi molecolari (+4993 rispetto a ieri) e 345218 test antigenici (+4471 rispetto a ieri). 

Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 3.3 per cento.  621 pazienti (-14 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva79 (-3 rispetto a ieri con 3 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 9787 (-147 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 15293 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+107 rispetto a ieri), 16182 in provincia di Chieti (+81), 16813 in provincia di Pescara (+42), 14551 in provincia di Teramo (+99), 512 fuori regione (+2) e 190 (-21) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. 

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS

E’ stato elaborato il protocollo regionale per la somministrazione di medicinali a base di anticorpi monoclonali ai pazienti colpiti da Covid 19 che possono essere sottoposti alla terapia sperimentale autorizzata dal Ministero della Salute. Il trattamento con gli anticorpi monoclonali è riservato a soggetti non ospedalizzati che, pur avendo una malattia in fase lieve o moderata, risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid 19 con conseguente aumento delle probabilità di ospedalizzazione o del rischio morte. Già dal 10 febbraio scorso (dopo l’approvazione del decreto ministeriale sulla temporanea distribuzione degli anticorpi monoclonali bamlanivimab, etesevimab, casirivimab, imdevimab) il Dipartimento regionale aveva avviato l’interlocuzione con le aziende sanitarie in attesa degli ulteriori provvedimenti attuativi.

Le Asl hanno individuato i centri autorizzati alla somministrazione dei medicinali, che potranno essere utilizzati nelle unità operative di malattie infettive dei presidi ospedalieri dell’Aquila, Avezzano, Chieti, Vasto, Teramo e al Covid Hospital di Pescara. La distribuzione dei prodotti a base di anticorpi monoclonali sarà invece affidata alle farmacie ospedaliere dell’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo.

Il protocollo regionale definisce puntualmente le modalità di individuazione dei pazienti eleggibili al nuovo trattamento (con le relative priorità), i percorsi di presa in carico e conduzione dei pazienti negli spazi dedicati, le procedure clinico-diagnostico e quelle amministrative. Centrale è il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta (la terapia può essere somministrata a partire dai 12 anni di età), che essendo tempestivamente informati della positività al tampone molecolare di ogni loro assistito, possono individuare i pazienti e indirizzarli al centro ospedaliero di competenza per una visita medica che confermerà la sussistenza dei criteri di prescrivibilità e procederà alla somministrazione del farmaco.

La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, ha recepito l’accordo integrativo con i medici di medicina generale per la loro partecipazione alla campagna vaccinale. L’adesione alla campagna vaccinale dei medici di assistenza primaria, di continuità assistenziale, dell’emergenza sanitaria territoriale e dei medici iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale, avviene su base volontaria e ciascuna Asl ha già provveduto ad acquisire le disponibilità. I medici di assistenza primaria potranno vaccinare nei propri studi, al domicilio dei pazienti o nei punti di vaccinazione territoriale che saranno allestiti dalle Asl nel rispetto dei protocolli sanitari di sicurezza per operatori e pazienti. Solo in queste strutture potranno invece operare i medici di continuità assistenziale, di emergenza sanitaria territoriale e i medici specializzandi.

Sulla base del Piano vaccinale nazionale e regionale e della disponibilità dei vaccini e delle indicazioni per le quali sono approvati, verranno tempestivamente fornite ai medici indicazioni sulle categorie da sottoporre a vaccinazione. Oltre alla calendarizzazione delle operazioni sarà assicurata la fornitura delle dosi di vaccino necessarie a consentire il numero di inoculazioni periodicamente programmate presso gli studi dei medici di assistenza primaria, e il numero di inoculazioni programmate che il medico di potrà effettuare nei punti territoriali.

Il medico di assistenza primaria collaborerà anche ad integrare gli elenchi degli assistiti che hanno manifestato l’interesse alla vaccinazione attraverso la piattaforma regionale e fornirà loro tutte le informazioni necessarie, oltre ad assisterli nella compilazione preventiva del consenso informato. Si occuperà, inoltre, della sorveglianza sui vaccinati, segnalando tempestivamente eventuali reazioni avverse.

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