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Coronavirus in Abruzzo, dati del 28 febbraio: +568 nuovi positivi

da Marina Denegri

covid19 domenica

Notizie del 28 febbraio sul Covid-19 in Abruzzo, i dati: sono 622 (+11) ricoverati, 82 (+5)  in terapia intensiva, 3 decessi

REGIONE – Domenica 28 febbraio 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 355 nuovi positivi su 5080 tamponi molecolari e 3630 test antigenici. 9 deceduti, 39.479 guariti, 12.723 attualmente positivi, 611 ricoverati in area medica, 77 ricoverati in terapia intensiva , 12.035 in isolamento domiciliare.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

DATI DEL 28 FEBBRAIO 2021 IN ABRUZZO

Oggi in Abruzzo 568 nuovi positivi (di età compresa tra 2 mesi e 97 anni – 75 della provincia dell’Aquila, 95 Chieti, 299 Pescara, 95 Teramo, 4 residenti fuori regione o con residenza in accertamento), eseguiti 6539 tamponi molecolari e 11569 test antigenici, 3 deceduti, 39523 guariti (+44), 13244 attualmente positivi (+521), 622 ricoverati in area medica (+11), 82 ricoverati in terapia intensiva (+5), 12540 in isolamento domiciliare (+505).

AGGIORNAMENTO NEWS

Con la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si proroga la zona rossa per l’area metropolitana Chieti-Pescara e per qualche centro più distante come ad esempio Caramanico e Lanciano. Continua il costante monitoraggio: sotto particolare osservazione ci sono i Comuni della costa teramana più prossimi all’area metropolitana pescarese (Silvi, Pineto e Roseto degli Abruzzi), e i comuni di Atessa e Guardiagrele. Un altro elenco di comuni sarà sottoposto a sorveglianza per verificare se nei prossimi giorni continueranno a mostrare trend di crescita, nel qual caso si adotteranno specifiche misure rispetto alla fascia arancione loro attribuita.

Si applica la didattica a distanza, di tutte le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.

Prende forma il prossimo Dpcm anti-Covid, che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile e che, quindi, includerà anche i giorni di Pasqua (4 aprile) e Pasquetta (5 aprile). Come annunciato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, non ci sarà un allentamento delle misure restrittive, perché la situazione epidemiologica attuale non lo consente. Dal 27 marzo però, dovrebbero essere consentiti gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto, svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi.

Le attività potrebbero svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all’aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Resteranno comunque sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni stabilite dal Dpcm.

Per quanto riguarda le altre misure restrittive, é confermato su tutto il territorio nazionale il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Resterannno chiuse palestre e piscine, mentre sarà consentita l’attività motoria, individuale e nel rispetto del distanziamento. Bar e ristoranti resteranno aperti soltanto nelle zone gialle e fino alle 18; consentita “senza limiti di tempo la ristorazione negli alberghi e in tutte le altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti che siano ivi alloggiati“. Chiuse le sale gioco, le sale scommesse; anche barbieri e parrucchieri in zona rossa.

Il nuovo Dpcm confermerà  il divieto sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Consentito ovunque (anche nelle zone rosse) lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale (zona rossa e arancione), sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Inoltre, non potranno lasciare il proprio domicilio le persone che manifestano sintomi da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5 gradi).

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