REGIONE – Domenica 3 maggio 2020 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews. Andiamo a vedere le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Si riparte da cifre incoraggianti: nella giornata di ieri si erano registrati 16 casi su un totale di 932 tamponi analizzati, 6 ricoverati in più e 3 decessi.
Stiamo entrando nella Fase 2 . Riepiloghiamo cosa si può fare dal 4 maggio:
Inoltre, saranno consentiti:
A tutto questo va aggiunto quanto concesso con l’ordinanza numero 50, firmata dal Presidente di Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che consente qualche libertà in più ai cittadino: toelettatura degli animali di compagnia, attività motorie su tutto il territorio comunale, attività di pesca, passeggiate a cavallo, allenamento e addestramento di cani, taglio dei boschi e raccolta della legna, cibo da asporto anche con servizio ‘drive’, possibilità di raggiungere le seconde case per manutenzione, di andare in auto insieme o sulle moto in due se si risiede nella stessa abitazione.
Sarà quindi possibile fare qualche passeggiata all’aperto, tra la natura che, in tempo di lockdown, é sembrata rinascere. WWF Abruzzo, con una nota, ha invitato a tenere comportamenti idonei a rispettarla, raccomandandosi di non calpestare le dune, non raccogliere piante e fiori e non disturbare il Fratino, attualmente in fase di nidificazione.
Disponibile il bollettino odierno a cura del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 2996 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo e dall’Università di Chieti.
Rispetto a ieri si registra un aumento di 32 casi su un totale di 1003 tamponi analizzati (3.2 per cento di positivi sul totale). Nella giornata di ieri (2 maggio) i positivi erano stati 16 su un totale di 932 tamponi analizzati (1.7 per cento).
300 pazienti (-3 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (39 in provincia dell’Aquila, 107 in provincia di Chieti, 117 in provincia di Pescara e 37 in provincia di Teramo), 16 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva (3 in provincia dell’Aquila, 2 in provincia di Chieti, 4 in provincia di Pescara e 7 in provincia di Teramo), mentre gli altri 1552 (-8 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (74 in provincia dell’Aquila, 485 in provincia di Chieti, 785 in provincia di Pescara e 208 in provincia di Teramo).
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 330 pazienti deceduti (+3 rispetto a ieri): i nuovi decessi (alcuni dei quali avvenuti nei giorni scorsi, ma la cui positività al virus è arrivata nelle ultime 24 ore) riguardano un 82enne di Città Sant’Angelo, una 87enne e un 80enne di Pescara (spetterà in ogni caso all’Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone che potrebbero già essere state affette da patologie pregresse); 798 guariti (+40 rispetto a ieri, di cui 216 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 582 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 40699 test, di cui 35538 sono risultati negativi.
La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.
Del totale dei casi positivi, 243 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 765 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1347 alla Asl di Pescara e 641 alla Asl di Teramo.
I 32 casi di oggi si riferiscono 0 alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 1 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 31 alla Asl di Pescara e 0 alla Asl di Teramo
Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all’altro, anche in presidi di Asl differenti.
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