Home » Attualità » Coronavirus in Abruzzo, dati del 5 gennaio: +213 nuovi positivi

Coronavirus in Abruzzo, dati del 5 gennaio: +213 nuovi positivi

da Marina Denegri

coronavirus martedì

Notizie del 5 gennaio sul Covid-19 in Abruzzo, i dati del bollettino: salgono a 471 (+5) i ricoverati, 39 (=) in terapia intensiva, 12 decessi

REGIONE – Martedì 5 gennaio 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 121 nuovi positivi. 9 decessi, che hanno portato il totale a 1240. I dimessi/guariti dall’inizio dell’epidemia sono 23.629. I ricoverati in malattie infettive erano 466, in terapia intensiva 39. Gli attualmente positivi erano 11.205.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

BOLLETTINO DEl 5 GENNAIO 2021 IN ABRUZZO

Disponibile il bollettino ufficiale del Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale. Sono complessivamente 36287 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Rispetto a ieri si registrano 213 nuovi casi (di età compresa tra 9 mesi e 97 anni).

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 26, di cui 1 in provincia dell’Aquila, 9 in provincia di Pescara, 9 in provincia di Chieti e 7 in provincia di Teramo.

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 12 nuovi casi e sale a 1252 (di età compresa tra 73 e 100 anni, 7 in provincia dell’Aquila e 5 in provincia di Chieti). Del totale odierno, 3 casi fanno riferimenti a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 23941 dimessi/guariti (+312 rispetto a ieri).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 11094 (-111 rispetto a ieri).

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 525626 tamponi molecolari (+2393 rispetto a ieri).

471 pazienti (+5 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva39 (invariato rispetto a ieri con 2 nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10584 (-116 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 11211 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+28 rispetto a ieri), 7562 in provincia di Chieti (+86), 7310 in provincia di Pescara (+34), 9742 in provincia di Teramo (+62), 295 fuori regione (-1) e 167 (+4) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

AGGIORNAMENTO NEWS

Si torna in zona rossa. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute e con autocertificazione. Sono prevista alcune deroghe a tale ferree regole. Due non conviventi che potranno fare visita a figli, genitori o nonni. Quindi, fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni, é consentito a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private, con autocertificazione.

Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti. Chiusi i centri estetici, bar e ristoranti. Aperti invece supermercati, negozi di alimentari, di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Fino alle 22 sono possibili le funzioni religiose. É consentito fare attività motoria nei pressi della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione e sportiva all’aperto in forma individuale.

Nel corso dell’incontro tra Stato e Regioni, il Presidente Marsilio ha condiviso, come tutti i Governatori, la proposta di abbassare le soglie di Rt previste per il passaggio da gialla a arancione e poi a rossa (portando i limiti oggi previsti a 1,50 e 1,25, rispettivamente a 1,25 e 1,00).

Preoccupa la situazione nei diversi Istituti Penitenziari dell’Abruzzo: personale e detenuti contagiati, carenze organiche di poliziotti e difficoltà organizzative/logistiche.I sindacati tornano nuovamente a tuonare affinché vengano intraprese attività urgenti, specie negli Istituti che attualmente stanno vivendo una critica e sofferente situazione, correlata all’emergenza Covid-19.