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Coronavirus in Abruzzo, dati del 6 marzo: +442 nuovi positivi

da Marina Denegri

provette laboratorio sabato

Notizie del 6 marzo sul Covid-19 in Abruzzo, i dati: sono 631 (-26) i ricoverati, 86 (-1) in terapia intensiva, 25 decessi

REGIONE – Sabato 6 marzo 2021 prosegue l’informazione sul canale Abruzzonews.eu. Andiamo a vedere quali sono le principali notizie in Regione e i dati dell’emergenza Coronavirus. Ieri si sono registrati 473 nuovi positivi su 6.432 tamponi molecolari e 11569 test antigenici processati. 8 deceduti per un totale di 1766, 41.621 guariti; 657 ricoverati in area medica e 87 ricoverati in terapia intensiva, 12343 in isolamento domiciliare.

NOTIZIE SUL CORONAVIRUS GIORNO PER GIORNO

DATI DEL 6 MARZO 2021 IN ABRUZZO

Oggi in Abruzzo 442 nuovi positivi di cui 95 della provincia dell’Aquila, 140 Chieti, 112 Pescara, 93 Teramo, 2 residenti fuori regione o con residenza in accertamento. Eseguiti 5458 tamponi molecolari e 1848 test antigenici, 19 deceduti (+6 dei giorni scorsi), 42.046 guariti (+425), 13.107 attualmente positivi (-9), 631 ricoverati in area medica (-26), 86 (-1) ricoverati in terapia intensiva, 12.390 in isolamento domiciliare.

AGGIORNAMENTO NEWS

In Abruzzo l’indice Rt é sceso da 1,13 scende a 0,96. Tuttavia, la pressione ospedaliera non solo non diminuisce, ma registra nuovi record negativi delle occupazioni dei posti letto. Per questa ragione la classificazione del rischio è ‘Alto’, e l’Abruzzo continua a essere classificato in zona ‘arancione’. La diffusa presenza delle varianti, quella inglese in particolare, produce quadri clinici più gravi, che sono alla radice del numero così alto di ricoveri. Per questo, non si può abbassare la guardia. Il Presidente Marsilio ha firmato una nuova Ordinanza (che sostituisce le n.11 e 12), elaborata a seguito della riunione dell’Unità di Crisi e del conseguente monitoraggio al quale viene costantemente e dinamicamente sottoposto il territorio regionale.

Ai comuni già classificati in zona rossa continueranno ad applicarsi le stesse misure già previste dall’articolo 3 del vecchio DPCM in scadenza. Per evitare confusione con la nuova disciplina del DPCM Draghi (in vigore da domani), che contiene alcune norme più restrittive, la zona dove si applicheranno maggiori restrizioni non sarà più comunemente definita ‘rossa’ e non sarà più fatto riferimento a norme contenute nei DPCM: le misure e i divieti applicati vengono elencati analiticamente nel testo dell’ordinanza. Continueranno a restare aperti i servizi alla persona (barbieri, parrucchieri e centri estetici) e le scuole materne e dell’infanzia. La ragione di questa scelta sta nel fatto che in presenza di un quadro di generale e costante miglioramento, anche se lento e non ancora registrato sul fronte ospedaliero, non sarebbe giustificabile un inasprimento delle misure. A maggior ragione per città e comuni sottoposti a severe discipline restrittive ormai da settimane.

Per effetto del monitoraggio dell’andamento epidemiologico puntuale, per il comune di Picciano (PE) cessa l’applicazione delle maggiori restrizioni, che restano in vigore (salvo rivalutazioni) per tutti gli altri comuni della ex zona rossa almeno fino a domenica 14 compresa. In questa fascia di maggiori restrizioni a partire da domenica 7 entrano in provincia di Pescara i comuni di Castiglione a Casauria e Torre de’ Passeri, e in provincia dell’Aquila i comuni di Cagnano Amiterno, Capitignano, Castelvecchio Subequo, Ovindoli, Pizzoli e Roccaraso.

Per le scuole, entro la prossima settimana sarà completata la vaccinazione del personale scolastico. Il Presidente Marsilio ha di nuovo sollecitato il Ministro Speranza (che è stato ‘sentito’ per l’Ordinanza) e il nuovo Commissario Figliuolo ad autorizzare la vaccinazione degli studenti maggiorenni. In previsione del completamento della vaccinazione, che contribuirà ad elevarne il grado di sicurezza, la riapertura delle scuole primarie e secondarie è prevista per lunedì 15 marzo (ad eccezione dei territori con incidenza superiore a 250/100.000 positivi settimanali).

Oggi entra in vigore il Decreto Draghi, che prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado  nelle zona rossa e zone arancioni dove il contagio è molto alto, sopra i 250 contagi su 100mila abitanti. Bar e ristoranti resteranno aperti soltanto nelle zone gialle e fino alle 18. In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Nelle zone rosse resteranno chiusi barbieriparrucchieri e centri estetici. Resteranno chiuse palestre e piscine, mentre sarà consentita l’attività motoria, individuale e nel rispetto del distanziamento.

Continua a vigere sul territorio nazionale il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Confermato fino al 27 marzo il divieto sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Consentito ovunque (anche nelle zone rosse) lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale (zona rossa e arancione), sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.