É necessario trovare una risposta alternativa, e naturalmente la Provincia è disponibile a fare la sua parte. Ma è indispensabile che così come ribadito dalla Ministra per le Pari Opportunità, Elena Bonetti, le case rifugio e i centri antiviolenza mantengano i servizi attivi. Per tradurre le dichiarazioni in fatti abbiamo bisogno che arrivino presto le risorse annunciate dalla stessa Ministra per dotarci di alloggi alternativi: utile sarebbe stato prevederli già nel Decreto Cura Italia perchè l’emergenza vale anche per le donne e per i minori, per i servizi sociali che già normalmente fanno fatica a rispondere a tutte le urgenze.
Va ribadito in questa circostanza che i servizi antiviolenza devono essere riconosciuti come servizi essenziali, altrimenti continuano a vivere fra mille difficoltà e, purtroppo, come accade oggi, diventano un’emergenza nell’emergenza. A tutte le donne ci tengo a ribadire che possono contare su di noi, attravero il centro La Fenice; continuiamo ad essere attivi e presenti e le donne possono chiamare per qualsiasi necessità sapendo che che prenderemo in carico il caso”.
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