PESCARA – «Ci risulta che in questo momento di particolare gravità per la vita del Paese, in Abruzzo alcune aziende stiano adottando misure restrittive, assurde e ingiustificate, nei confronti di una categoria, gli autotrasportatori, chiamata invece ad uno sforzo immane per garantire ai cittadini e imprese approvvigionamenti di merci e materiali essenziali. Così, mentre fioccano i complimenti per l’abnegazione e il sacrificio, ci si chiudono in faccia perfino le porte dei bagni».
Lo denuncia il presidente regionale di CNA Fita Abruzzo, secondo cui «siamo in possesso di ordinanze, emanate da alcune grandi piattaforme distributrici o aziende che stanno in Abruzzo, di divieto d’ingresso agli autotrasportatori all’interno dei proprio servizi igienici. Una misura assurda, che impedisce a lavoratori che si stanno sobbarcando fatiche immani per il funzionamento dell’Italia di operare in condizione di serenità, salute e sicurezza».
La CNA Fita, che chiede alle autorità di pubblica sicurezza di rimuovere «questi assurdi divieti», denuncia inoltre come tali restrizioni facciano il paio con altri gravissimi disagi, segnalati a “macchia di leopardo” sul territorio nazionale, manifestati soprattutto lungo la rete autostradale, e relativi alla chiusura dopo le 18 di distributori e autogrill.
Con relativi servizi igienici annessi: «In questo modo – dice ancora Carota – gente che affronta centinaia e centinaia di chilometri per assicurare quotidianamente cibi, farmaci e altre merci, non può effettuare soste, rifocillarsi, far fronte ai bisogni fisiologici più elementari. Chiediamo di porre riparo a questa assurdità, garantendo a chi lavora sui mezzi pesanti l’apertura di aree di sosta riservate munite almeno di servizi igienici».
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