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Coronavirus, le iniziative digitali del Teatro Stabile d’Abruzzo

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La Stagione Teatrale Virtuale del TSA é Fata di racconti monologhi, poesie, che si possono seguire su web, Facebook o Instagram

L’AQUILA – Prosegue la Stagione Teatrale Virtuale del Teatro Stabile d’Abruzzo. Piccoli interventi video programmati sui social network e sul sito internet dell’Ente per continuare il rapporto con gli spettatori e per riflettere insieme sul lavoro dell’attore.

Un progetto semplice che vede coinvolti gli artisti che stabilmente collaborano con il TSA che dalle loro abitazioni mettono in campo il loro talento per condividere, attraverso registrazioni fatte con gli smartphone, con gli spettatori uno spunto, una favola, un racconto breve, un monologo dai grandi classici, una poesia, all’insegna del “io resto a casa” ma connessi con il mondo dello spettacolo e della cultura che saranno leve fondamentali dei nuovi tempi che verranno.

L’Ente Teatrale Regionale ha scelto questa strada perché crede nell’insostituibilità del teatro dal vivo e, invece di proporre registrazioni di spettacoli, si prepara alle nuove stagioni approfittando di questo periodo di fermo per mettere a fuoco uno degli elementi primari della scena: l‘interpretazione.

Il progetto “Stagione Teatrale Virtuale” è anche un piccolo ma sostanziale intervento in favore degli attori che vengono scritturati per i loro contributi, una buona pratica che, estendendosi all’intero teatro pubblico, potrebbe diventare un sostegno reale ad uno dei settori più gravemente compromessi dall’emergenza sanitaria.

La stagione virtuale é iniziata con il video registrato da Simone Cristicchi, direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo, che ha  raccontato una breve favola che invita a riflettere sul ruolo di ognuno nella società. Alessia Tabacco ci ha raccontato  “La storia del pane”, dedicato anche ai più piccini. Giorgio Pasotti ha letto un brano da “La  peste” di Albert Camus. Edoardo Oliva, protagonista indimenticabile dello spettacolo “Caprò”, ha recitato una poesia di Fernanso Pessoa. Stefania Evandro ha proposto qualche pagina dall’autobiografia di Konstantin Stanislavskij, maestro del teatro del ‘900. Santo Cicco e Laura Tiberi, attori stabili della compagnia Fantacadabra, hanno interpretato “Nel fienile” di Karl Costantin, trasformando per noi la loro casa in un palcoscenico. Francesco Sportelli, fondatore della compagnia Il volo del coleottero, ha suonato il brano “La casa” di Sergio Endrigo.“Carnevale fuori e quaresima dentro” così è il matto del paese protagonista del romanzo di Remo Rapino “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di cui ci ha raccontato Giacomo Vallozza. L’attore Alessandro Coccoli e lo scrittore Alessandro Frezza hanno regalato a tutti gli spettatori “Il dialogo tra il capitano e il mozzo”. Oliviero Taddei, Cristina Cartone e Luca Settepanella, storici componenti della compagnia TerraTeatro, hanno offerto un assaggio de “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo. Roberta Bucci, attrice che collabora stabilmente con la compagnia Teatrabile, ha narrato“Giacomo di cristallo” la storia, scritta da Gianni Rodari. Stefania Evandro ha riletto le pagine di Edward Gordon Craig dedicate a “Gli artisti del teatro dell’avvenire”.

Tutti gli interventi possono essere seguiti sul sito teatrostabile.abruzzo.it, sulla pagina Facebook Teatro Stabile d’Abruzzo e sul profilo Instagram teatrostabileabruzzo.

Pubblicato da
Marina Denegri

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